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Amarcord Lazio: tre anni fa, la scomparsa di Felice Pulici

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La scomparsa del portiere del primo scudetto laziale ha lasciato un vuoto enorme all'interno del mondo Lazio

redazionecittaceleste

Sono passati già tre anni dalla scomparsa di Felice Pulici. La sua assenza rappresenta un vuoto enorme, che pesa terribilmente. Prima del calciatore e del dirigente, è l’assenza dell’uomo che fa ancora male. La sua personalità, il suo spessore, la sua cultura hanno accompagnato per decenni la Lazio, sposata nell’estate del 1972 e mai più abbandonata. Pulici era l’ultimo baluardo di una meravigliosa squadra. Ma è stato anche l’ultimo baluardo in chiave legale - nella veste di avvocato - che salvò la Lazio nel 2006 da una retrocessione già conclamata in primo grado dalla Corte Federale, con il club laziale chiamato alla sbarra per Calciopoli.

Pulici per la Lazio è stato una colonna portante, non solo come calciatore, ma anche come dirigente sportivo. Arrivò a Roma dal Novara, dopo una segnalazione di Silvio Piola. Si mise in luce al punto di entrare nel giro della Nazionale. La maglia azzurra fu l’unico rammarico di una brillante carriera: si fermò alla selezione Under 23, entrando nella lista dei quaranta per i Mondiali di Germania. Lo scudetto con la Lazio è stato l’apice della sua vita sportiva. A Roma disputò almeno tre stagioni superlative, con la squadra di Maestrelli sempre ai vertici del calcio italiano. Tornò in biancoceleste per chiudere la carriera, dopo le esperienze al Monza e nell’Ascoli di Carlo Mazzone.

Felice Pulici è stato un uomo con la schiena dritta, uscito di scena troppo in fretta in un mondo che sta andando sempre più alla deriva dal punto di vista dirigenziale, con il declino dei valori morali ed etici che hanno caratterizzato l’intera carriera dell’ex portiere. Pulici incarnava i veri valori dello Sport. Nel corso degli anni arrivò a ricoprire il ruolo di vice presidente regionale del Coni. All’interno della Lazio ha ricoperto con grande profitto molti ruoli: da Direttore Generale durante la presidenza Chinaglia, a Responsabile del Settore giovanile durante l’era trionfale di Sergio Cragnotti. Pulici è stato una persona autentica. E per questo, ancora oggi, manca terribilmente al mondo Lazio.