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Luis Alberto al centro anche della nuova Lazio di Sarri: “Mago” stregato da Mau

Luis Alberto

Lo spagnolo ha realizzato il rigore dell’1-1, poco dopo essere stato protagonista di un’ammonizione che lascia pochi dubbi

redazionecittaceleste

Non chiamatele amichevoli. O, almeno, non davanti a Luis Alberto. Lo spagnolo chiude il ritiro da capocannoniere della Lazio, aspettando il ritorno di Ciro Immobile. Ma, soprattutto, chiude i suoi tredici giorni di Auronzo mettendosi alle spalle qualsiasi mal di pancia e dimostrandosi un leader di questa squadra. Si è preso la Lazio sulle spalle, lo stesso Sarri sembra avergli dato una nuova responsabilità, diversa rispetto a quella sotto la gestione Inzaghi.

Non solo qualità

 Luis Alberto

 È stato proprio iI Mago, infatti, il giocatore chiamato in causa da Sarri per responsabilizzare i compagni confusi in mezzo al campo. E Luis Alberto, in tutta risposta, ha sfoderato una prestazione dimostrando carattere da vendere, forse anche troppo per un’amichevole. Sì perché lo spagnolo non ha fatto vedere solo una grande ispirazione davanti la porta con le sue sette reti e le note qualità da uomo assist. Luis Alberto ha giocato ogni partita con la stessa voglia di un giovane che deve guadagnarsi il posto in squadra. Non si è risparmiato in fase difensiva e ha messo in mostra una grinta che avrà fatto sicuramente piacere a Maurizio Sarri. A tratti, forse, troppa, come accaduto intorno al trentesimo minuto della partita di oggi pomeriggio.

Sano nervosismo

Risultato fermo ancora sullo 0-0, Lazio impacciata e un po’ sulle gambe: la stanchezza del diciottesimo giorno di ritiro si fa sentire. Come si fa sentire anche la voce di Maurizio Sarri dalla panchina, pronto a richiamare i suoi. “Stiamo facendo un casino incredibile”, dice il Comandante in mezzo al campo. Chiede il massimo impegno, la massima voglia di vincere. E Luis Alberto lo prende in parola: al 31’ il centrocampista del Padova Hraiech commette il secondo fallo in pochi minuti sullo spagnolo. Che non la prende affatto bene e reagisce spingendo a terra l’avversario. L’arbitro estrae il giallo, fosse stata una gara ufficiale il colore del cartellino probabilmente sarebbe stato pericolosamente tendente all’arancione scuro, quasi rosso. Una leggerezza da evitare senza alcun dubbio, ma anche la dimostrazione di un sano nervosismo positivo, simbolo della voglia dello spagnolo. Altro che desideri di addio: Luis Alberto è pronto a riprendersi la Lazio sulle spalle.