cittaceleste news Lazio, Reja a Sky: “Roma è sempre complicata. Sarri? Ha accettato perché…”

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Lazio, Reja a Sky: “Roma è sempre complicata. Sarri? Ha accettato perché…”

Edy Reja
Queste le dichiarazioni rilasciate da Edy Reja ai microfoni di Sky Sport durante la puntata di Calciomercato - L'originale: le due parole
Edoardo Pettinelli Redattore 

Intervenuto ai microfoni di Calciomercato - L’originale in onda su Sky, che in questi giorni si svolge a Gorizia, Edoardo Reja ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera. È tornato, ovviamente, a parlare anche di Lazio. Queste le parole di Reja: Gorizia città della cultura? Per noi è un evento molto importante, stiamo assistendo a degli spettacoli e a delle bellissime iniziative. Trovarvi questa sera a Gorizia mi ha fatto immensamente piacere.

Lazio? Se non alleni a Roma non puoi dire d'essere allenatore, è una situazione particolarmente difficile. Lì ci sono anche le radio ventiquattro ore su ventiquattro, ci sono critiche spietate ogni secondo e ogni minuto. Devi avere capacità sia tecniche, che morali ma anche fare attenzione alle situazioni che ci sono in giro. Sarri ha detto di sì perché è stato bene ed è benvoluto, ho fatto quattro anni alla Lazio e ho ancora dei riconoscimenti. Mi fa piacere".

Napoli? È stata una soddisfazione bellissima dal punto di vista professionale, ma in modo particolare dall'affetto di questa città e del pubblico che ci ha seguito con passione. Avevamo una partita col Cittadella, erano 65.000 spettatori allo stadio, in Serie C. Puoi immaginare come ci tenevano i tifosi napoletani a partecipare a questi eventi. Abbiamo fatto una splendida cavalcata. La partita che più mi è rimasta dentro è stata quella con il Genoa, quando siamo andati in Serie A. Una cosa straordinaria.

Questa è stata sicuramente la più bella emozione che ho avuto in tutto questo periodo che ho allenato, una soddisfazione grandissima. Cos'è cambiato nel Napoli e in De Laurentiis? Noi eravamo in Serie C, e di conseguenza devi fare dei programmi e devi prendere giocatori funzionali, non puoi prendere giocatori importanti. Anche in Serie B abbiamo fatto un programma adeguato per quella categoria, poi una volta arrivati in Serie A il primo anno abbiamo fatto benissimo, il secondo anno anche. Poi De Laurentiis da lì è partito.

Poi sono arrivanti grandi giocatori, avevo dei grandissimi giocatori anch'io. Rimpianto Scudetto? Mi sarebbe piaciuto sicuramente, ma sono stato cinque anni a Napoli, che è già molto, e sotto questo punto di vista posso dire di essere soddisfatto per quello che ho fatto. Ho già avuto tante belle soddisfazioni. Quando ritorno a Napoli sono ancora riconoscenti per quello che abbiamo fatto, ma non solo io, anche tutti i giocatori.

Con i giocatori serve essere sincero, serve un rapporto diretto. Ho sempre avuto liti, anche con Lavezzi a Lisbona. Mi ha tirato la scarpa, mi sono avventato addosso e gli ho tirato la borsa(ride, ndr). Poi ci siamo chiariti e siamo diventati amici, mi ha voluto ancora più bene. L'importante è avere sincerità, non devi raccontare frottole. E' più difficile la gestione per chi non gioca, bisogna prestare più attenzione a chi non gioca dal punto di vista morale. Ora ho finito di allenare, ho fatto il mio tempo".