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La Lazio cambia approccio, ribaltata l’età media della rosa: il dato
Non è sintomo di necessaria qualità ma può fare la differenza. Da Maurizio Sarri a Marco Baroni, cambia completamente l'approccio della società biancoceleste nell'operare sul mercato. Sia chiaro: calciatori di esperienza come gli ultratrentenni Pedro e Vecino non garantiscono 'solo' un apporto essenziale alla Lazio, ma anche una funzione da chioccia per i giovani talenti che possono approdare in biancoceleste. Ma la strategia attuata negli ultimi anni è chiara: ringiovanire il collettivo è la priorità assoluta.
Ne è un'evidente dimostrazione la sessione invernale di calciomercato: nella Capitale sono sbarcati rispettivamente un classe 2003 come Oliver Provstgaard, il classe 2004 Reda Belahyane e il classe 2005 Arijon Ibrahimovic. Il concetto è quello di lavorare in maniera precoce sugli spunti e le qualità tecniche dei singole. Per poi valutarne il futuro, che sia una cessione o meno. Anche qui gli esempi fanno la differenza, calciatori come Rovella e Gila costituiscono parte integrante del futuro della squadra biancoceleste. In un senso o nell'altro.
I dati ci dicono che nell'undici titolare è cambiato relativamente poco, ma la differenza si può certificare lungo tutta la lunghezza della rosa. Difatti, in riferimento alla stagione 2021/2022, l'età media del roster capitolino era pari a 31,3 anni. Cifra che, attraverso un'operazione virtuosa, ha subito una variazione netta. Oggi, infatti, questo coeffeciente della rosa della Lazio di Baroni si attesta su una media di 26,2 anni. Biancocelesti che sono attesi da un big match di importanza capitale. Sabato all'Olimpico ci sarà il Napoli di Conte, che deve far fronte ai problemi di infermeria avendo perso oggi per infortunio un titolarissimo<<<
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