Lazio, Romagnoli a un bivio: imprescindibile per Sarri, ma sul rinnovo…

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Il futuro di Romagnoli è un mistero, che continua a infittirsi giorno dopo giorno. Si era aperto tutto nel post partita di Lazio-Juventus 1-1, giocatasi lo scorso 10 maggio: "Ho due anni di contratto, non lo so: vediamo cosa vuole fare la Lazio. Io sto benissimo alla Lazio, è sempre stato il mio sogno e andrei via a malincuore. Ma non dipende da me: diciamo che avevamo delle promesse non mantenute, magari nelle prossime settimane cambierà qualcosa", così Romagnoli tuonava a domanda esplicita riguardo al proprio futuro.

Oggi, oltre un mese dopo, la situazione è variata di poco. Fabiani ha provato a riprendere i dovuti contatti con il difensore centrale classe 1995, elemento imprescindibile per Sarri per dare vita al secondo capitolo del suo progetto con la Lazio. Tra fine maggio e inizio giugno sono arrivati anche due colloqui ufficiali con gli agenti dell'ex Milan, ma la proverbiale quadra per il rinnovo è ancora ben distante. Serve uno sforzo, da parte di entrambe le parti. In questo senso, il difensore, legatissimo e tifosissimo della Lazio, non vorrebbe lasciare la Capitale.

Romagnoli, come detto, è rimasto scottato da alcune promesse non mantenute. Il nodo resta l'ingaggio, più facile trovare un accordo sulla durata di un eventuale nuovo contratto: Romagnoli è fermo ai 3,7 milioni di euro che avrebbe voluto percepire, previa promessa, dopo la qualificazione in Champions League, mentre Lotito potrebbe spingersi fino ai 3,3 milioni di euro fino al 2029. Dalla scuderia Raiola fanno sapere che il calciatore gradirebbe un contratto fino al 2030. Ma senza un incontro chiarificatore, che arriverà a ridosso del ritiro a Formello tra gli stessi Romagnoli e Lotito, è difficile prevedere una svolta in queste settimane.