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Lazio, Romero: sotto l’ala sicura di Pedro per crescere in biancoceleste

Luka Romero
Una carriera tutta da scrivere uno, niente più da dimostrare l'altro. Pedro e Romero rappresentano presente e futuro dei biancocelesti

redazionecittaceleste

Il rompete le righe di mister Sarri è ormai prossimo alla fine. Domani la Lazio si ritroverà nel tardo pomeriggio a Formello, verranno valutate le le condizioni di chi è tornato malconcio dal ritiro di Auronzo di Cadore. Non preoccupano le condizioni dei due ex Verona Casale e Cancellieri ma rimangono da monitorare. Martedì la partenza della squadra alla volta della Germania per la seconda parte (seppur più breve) del ritiro. Tra chi vorrà illuminare nuovamente la scena anche nelle uscite tedesche è Luka Romero. Sotto le Tre Cime di Lavaredo il giovane argentino ha provato a prendersi la scena. Giocate, dialoghi con i compagni e una ricerca costante della soluzione migliore per andare trovare il gol. Il classe 2004 ha sbattuto più volte sul portiere del Primorje ma la sua fame ha conquistato tutti i tifosi che lo stanno innalzando a piccolo beniamino.

Pedro, Raul Moro e Luka Romero

La guida pedrito

Durante il ritiro veneto Luka Romero ha parlato chiaro e la possibilità di allenarsi al fianco di grandi campioni può solo che fare bene. Ciò che traspare dalle giocate che l'esterno argentino mostra in campo è che già a 17 anni sembra non necessitare di una guida. La voglia di imparare però è tanta nel ragazzo e Pedro non può che essere il riferimento migliorare. Romero lo segue in tutto, con gli occhi cerca di rubare il possibile da colui che nel calcio ha vinto tutto ciò che club e nazionale hanno da offrire. Il fuoriclasse spagnolo, a 35 anni, sente ancora la necessità e la voglia di far bene e la fame di successi è quella di un ragazzo che muove i primi passi nel calcio. Di tutto questo Romero può solo farne un bagaglio prezioso in vista di una carriera destinata alla grandezza.

Quattro titolari

In una squadra in cui Sarri sta definendo gli interpreti titolari, la certezza è di avere tre titolari sugli esterni. Pedro, Zaccagni e Felipe Anderson partono sullo stesso livello. Nessuno dei tre è davanti agli altri e Sarri non può che essere felice di non poter avere un preferito. Mau chiedeva due titolari per ruolo in vista di quella che sarà, causa mondiale, una delle stagioni più anomale di sempre. Romero ora lavora e punta a diventare il quarto titolare per gli esterni di questa Lazio con cui ha esplicitamente detto di voler diventare grande. Sotto la guida sicura di Pedro, il talento argentino ha tutto per poter diventare un punto di riferimento di questa Lazio. Le due generazioni biancocelesti sono i talenti più puri di questa squadra e sono pronti ad aprire un ciclo vincente con l'aquila sul petto.