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Lazio-Sampdoria, Sarri a Sky: “Non al 100% ma una partita seria, Luis…”

Sarri
Le parole del tecnico biancoceleste intervenuto dalla pancia dell'Olimpico poco dopo il triplice fischio della gara contro i blucerchiati

redazionecittaceleste

La Lazio conquista tre punti pesantissimi contro la Sampdoria al termine di una gara sofferta. I biancocelesti lasciano lo Stadio Olimpico vittoriosi grazie ad una meraviglia di Luis Alberto che segna il punteggio sul definitivo 1-0 per la Lazio. Al termine della gara Maurizio Sarri è intervenuto ai microfoni di Sky per analizzare la prestazione della propria squadra. Queste le parole dell'allenatore biancoceleste.

"Era anche normale che non fossimo al massimo della brillantezza. Avevamo in campo 5-6 giocatori che avevano giocato giovedì e abbiamo forzato alcuni rientri come Sergio, Zaccagni e Pedro. Era chiaro si potesse lasciare qualcosa ma a me l'atteggiamento è piaciuto, esclusi dieci minuti di sbandamento all'inizio del secondo tempo. Non una partita giocata al 100% delle nostre possibilità ma una partita seria sicuramente. E' diventata una vittoria 'sporca' anche se abbiamo avuto 8-9 palle gol, quindi poteva diventare una vittoria 'nel pulito'. Non ho convinto Luis Alberto, sa quello che io chiedo. E a un certo punto della stagione l'ho visto allenarsi in maniera diversa, con una determinazione che non avevo visto in lui e son contento che cambiando modo di allenarsi sta facendo un periodo straordinario.

Napoli? A noi ormai ci capita sempre di giocare contro squadre che hanno giocato un paio di giorni prima di noi. Ma capisco anche che formulare un calendario in questa bolgia di partite è difficile. Noi andremo lì a giocarsela, sapendo che sono più forti di noi. Ma non per questo si può rinnegare una filosofia perché affrontiamo una squadra più forte. Poi ci sta che giochino molto di più loro perché in questa stagione è una squadra di gran lunga superiore a tutte le altre.

Loro hanno fatto una politica di un estremo coraggio, rinunciando a calciatori di una certa età che avevano fatto benissimo. E sono andati a prendere calciatori giovani che avevano fatto benissimo, qualcuno sconosciuto. Giuntoli è un maestro in questo, ero fiducioso che trovasse calciatori forti. Così forti però era difficile prevederlo. Poi, per quanto riguarda i tifosi del Napoli... Io da bambino ero tifoso del Napoli e mi sentivo uno di loro.

I tifosi ci danno sempre una mano, quando giochiamo in casa l'atmosfera è sempre questa. Ma anche in trasferta: abbiamo fatto una partita in Romania con 500 tifosi laziali. Quindi non possiamo chiedergli niente di più."