Il ritorno di Sarri sulla panchina della Lazio rappresenta un’opportunità preziosa per Belahyane, che si candida per un ruolo da protagonista nel nuovo centrocampo. Dopo un’esperienza difficile con Baroni, il classe 2004 avrà ora la possibilità di partire da zero, a pari condizioni con i compagni di reparto e di dimostrare il proprio valore.
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Lazio, il ritorno di Sarri può cambiare il destino di Belahyane: il punto
Sarri non punta più su un regista fisso e inamovibile. Adesso preferisce una competizione aperta e un centrocampo fluido, dove la gerarchia può essere anche variabile. Questo scenario è ideale per Belahyane, che incarna il profilo richiesto dal tecnico. L'ex Verona è capace di comandare le dinamiche di gioco, dettare i tempi e limitare al minimo gli errori in fase di costruzione. Il marocchino potrà essere cresciuto da Sarri secondo le sue idee, lavorando fianco a fianco con compagni esperti come Rovella e forse Cataldi.
La sfida non sarà semplice perché in rosa ci sono giocatori che hanno già avuto l’opportunità di confrontarsi con l'idee del tecnico ex Napoli e partono in leggero vantaggio, come appunto i due sopracitati. Tuttavia, la storia recente della Lazio insegna che non è mai esistito un regista unico e definitivo per tutta l'annata, ma una competizione costante e duratura per l'arco della stagione. Per Belahyane, dunque, si apre uno spiraglio importante: dimostrare di poter essere quel profilo tatticamente evoluto che Sarri cerca. Dovrà cercare di imporsi e crescere in una squadra in cui la cabina di regia è un ruolo chiave.
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