"E segna sempre lui". Un coro mai dimenticano dai tifosi biancocelesti, perché Beppe Signori non è stato un giocatore come tanti altri. Lui era il Re e il suo nome sarà per sempre inciso nella storia laziale. Proprio l'ex bomber biancoceleste è intervenuto ai microfoni del canale ufficiale biancoceleste, parlando del suo passato a Roma e di Ciro Immobile.
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Lazio, Signori: “L’affetto dei tifosi vale più di uno scudetto”
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Le parole di Signori
—Queste le sue dichiarazioni: "Incontrare i miei ex compagni in questa serata organizzata dal Lazio Club Milano è molto bello. Ricorderemo i diversi aneddoti che abbiamo risalenti a qualche anno fa. I tifosi mi hanno sempre dimostrato il loro affetto. Non mi hanno mai lasciato da solo. Sono sempre grato a chi mi ha sostenuto, specialmente nei momenti meno belli. Una menzione speciale a chi all'epoca scese in piazza per non farmi andare via dalla Lazio, per me vale più di uno scudetto. Mi fa piacere ricevere affetto adesso che non gioco più, perché è facile essere idolatrato quando fai tanti gol. Immobile? Abbiamo avuto lo stesso allenatore che è Zeman, credo che questo sia importante. Le critiche fanno parte della vita, ma lui fa parlare i numeri. Gli auguro di superare i 250 gol in Serie A. Mi ha raggiunto a quota 188 e spero possa superarmi presto, sarebbe una buona cosa soprattutto per la Lazio. Spero di poterlo incontrare presto per festeggiare insieme".
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