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Lazio-Spezia, Gotti: “Scudetto? Biancocelesti come Milan dell’anno scorso”

Luca Gotti
Tutte le parole in conferenza stampa prima della gara di domani all'Olimpico del tecnico degli spezzini, secondo di Sarri ai tempi del Chelsea

redazionecittaceleste

Vigilia di Lazio-Spezia e, allora, arriva il momento delle conferenze stampa. Non ci sarà quella di Maurizio Sarri, complice anche la sua squalifica. In panchina andrà allora Martusciello che troverà quindi Luca Gotti, secondo di Sarri ai tempi del Chelsea. Proprio l’attuale allenatore dei liguri è intervenuto allora in conferenza stampa in vista della gara contro i biancocelesti. “Il filo conduttore in queste due settimane sono state le assenze purtroppo. Abbiamo pagato con tre infortuni in nazionale. Con il cambio di stagione poi abbiamo parecchi giocatori o non a disposizione o disponibili solo con un minutaggio relativo. Li porterò e sfrutteremo ogni chance, andremo comunque in campo in undici. Rivedremo qualcosa visto contro Sassuolo e Napoli ma cambieranno gli interpreti. Ragiono per far fare ai nostri ciò che fanno meglio”.

Maurizio Sarri e Luca Gotti

La carriera dopo non aver seguito Sarri? “La vita va così, è sorprendente. A volte cose che sembravano negative diventano positive e viceversa. La storia è cambiata così, non è detto sia un bene in assoluto. Bastoni? Può giocare sulla sinistra ma mi dispiacerebbe toglierlo da dove sta facendo bene. Ekdal è cresciuto, è vicino a una condizione che può permettergli qualche minuto. Su Ellertson ho speso parole buone, continua a crescere e può adattarsi in diverse zone. Lazio da scudetto? Ha giocatori di primo livello, anche se sulla carta lacune squadre sembrano più attrezzate. Ma è la valutazione fatta la scorsa stagione con il Milan. Durante i campionati ci sono crocevia, dinamiche che moltiplicano aspetti negativi e positivi. Non so cosa accadrà ma la Lazio è sicuramente di livello. Da qui al Mondiale nessuna tabella, bisogna giocare. Nel periodo senza campionato faremo il miglior percorso per la squadra”.

I portieri usciti dall’Udinese in Nazionale? “Da quella società ne sono usciti tanti forti. Anche Perisan e Scuffet. L’Udinese è una società particolare, forse la maturazione arriva prima. Tra i giovani non sempre è facile individuare i portieri bravi, all’Udinese sono state fatte delle scelte. Hai tre portieri negli Allievi e tutti e tre arrivano in Serie A, non è facile. All’Udinese ci sono persone e istruttori competenti sin da quando i ragazzi sono piccoli. Man mano che crescono trovano sempre nuove persone che li aiutano. Sono tutti ottimi portieri ma anche ragazzi splendidi”.