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Lazio, stavolta il turnover non paga e scattano le riflessioni sul mercato

Milinkovic
Non solo Sarri, ora anche il mercato fatto in estate dalla Lazio finisce sotto la lente di ingrandimento dopo la sconfitta col Midtjylland

redazionecittaceleste

All'indomani della brutta sconfitta 5-1 contro il Midtjylland è ancora tempo di riflessioni in casa Lazio. Sarri tutto si aspettava tranne che un crollo del genere contro il club danese. Il secondo peggior risultato in Europa per i biancocelesti oltre a mettere in dubbio l'inizio di stagione rende difficile la corsa al primo posto del girone F. Una serata no subito da archiviare.

A non convincere stavolta sono stati anche i cambi, ben otto rispetto al match col Verona. Nella serata di Herning neanche il turnover quindi ha pagato. Il Comandante ha sostituito tutta la linea difensiva rispetto al campionato e i risultati sono stati pessimi, con prove decisamente sotto la media per Hysaj e soprattutto Gila. Quest’ultimo, pagato 6 milioni nonostante l’esperienza nella terza divisione spagnola col Real Madrid Castilla, avrà bisogno di diverso tempo ancora per ambientarsi, ma non è l'unico.

Mario Gila e Alessio Romagnoli

Il mercato torna a convincere poco

Tempo però del quale necessitano anche Casale, ieri nemmeno schierato e pagato 7 milioni più 3 di bonus. Praticamente stessa cifra di Marcos Antonio, subentrato a uno spento Cataldi. Leggermente meno invece è costato Cancellieri (7 milioni), ritenuto ancora acerbo e al quale è stato preferito l’acciaccato Pedro dal 1’. Non va dimenticato poi l'inizio di stagione horror di Maximiano, pagato oltre 10 milioni. Morale della favola, ora anche il mercato della Lazio finisce sul banco degli imputati, nonostante l’ottimismo di Tare: "Abbiamo una squadra con cambi di qualità, dovrà essere bravo il mister a coinvolgerli". Il coinvolgimento c'è stato, ma finora a convincere sono stati solo Romagnoli, Vecino e Provedel. Troppo poco.