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Lazio-Torino, il protocollo e le soluzioni oggettive: non sempre funzionano

I calciatori biancocelesti sul prato dell'Olimpico

Dopo le vicende di Lazio-Torino, sono molti quelli che hanno puntato il dito contro il protocollo e contro le soluzioni, definite, oggettive

redazionecittaceleste

ROMA - La situazione nata dopo i fatti di Lazio-Torino, sembra destinata a non ridimensionarsi in tempi brevi. Nelle prossime ore, tuttavia, si capirà se ai biancocelesti verrà assegnata la vittoria a tavolino oppure no. In tal caso, i granata si mobiliteranno per fare ricorso. Così da ottenere una nuova data nella quale giocare la sfida valvole per la ventiquattresima giornata di Serie A. L'Italia, calcistica questa volta, ha dimostrato ancora una volta di brancolare nel buio. Quelle che dovevano essere delle soluzioni oggettive, nate soprattutto dal protocollo condiviso dagli addetti ai lavori, si sono in realtà rivelate delle armi a doppio taglio.

Il Parma non gradisce affatto

Considerando che ora la partita tra la Lazio e il Torino potrebbe essere rinviata di uno o due mesi, in casa delle altre compagini in lotta per non retrocedere è nato più di qualche malumore. Il tecnico del Parma infatti, Roberto D'Aversa, in conferenza stampa prima della gara con i nerazzurri di stasera ha espresso tutto il suo dissenso: "Non amo entrare nelle circostanze che riguardano gli altri, tuttavia penso che bisognerebbe ragionare per tutti alla stessa maniera. Quando io ancora non ero tornato, il Parma e alcune altre squadre sono ugualmente andate a giocare. Nonostante le assenze dovute ai diversi positivi in rosa. Che sia una pandemia è chiaro, per questo è necessario curare una sicurezza che sia a livello nazionale. Credo anche, però, che spesso nel campionato italiano ci siano delle differenze. Ripeto che, senza entrare nello specifico caso del Torino, il Parma pure ha giocato contro l'Udinese nonostante le indisponibilità dei positivi. Al Parma vanno i meriti di questo atteggiamento. Comunque ci vorrebbe più uguaglianza in questi casi".

Anche l'ex Lazio conferma

Anche l'ex tesserato biancoceleste, Francesco Colonnese, ha espresso il suo parere ai microfoni di TMW: "L'Italia ha dimostrato di navigare nella solita confusione. Il virus sta dilagando, nonostante ciò ci sono ancora troppe voci che prendono le decisioni. Troppe soluzione servono solo per aumentare la confusione. A questo punto non è più chiaro nemmeno chi sia nella ragione e chi nel torno. Proprio come per Juventus-Napoli, è stato fatto lo stesso errore. Non doveva accadere".