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L’Uruguay segue la Lazio: Vecino schierato play della Celeste

Vecino in Nazionale
Vecino con la maglia dell'Uruguay ha giocato da regista titolare contro l'Iran. Il ct Diego Alonso è pronto a sfruttarlo in più di un ruolo

redazionecittaceleste

Sarri insegna, Alonso prende appunti. Il ct dell'Uruguay impara e prende spunto dai dettami del tecnico biancoceleste e fa di Vecino il tuttofare del centrocampo della Celeste. Fare tutto e farlo meglio di molti: sono state queste le motivazioni principali che hanno spinto Sarri a portare l'usato sicuro nella Capitale. Mezzala, rifinitore, regista difensore della propria porta e incursore offensivista di quella avversaria. Sebbene siano passate appena nove partite definirlo una riserva è più che mai riduttivo. In un reparto dove spicca il talento puro di Milinkovic e la sregolatezza di Luis Alberto, Vecino rappresenta l'ordine e l'equilibrio in grado di garantire più fisicità al centrocampo.

Vecino con la maglia dell'Uruguay

Ruoli

L'uruguaiano parte da mezzala e all'occorrenza Sarri lo piazza anche regista. Il tecnico biancoceleste, da play, lo vede a gara in corso ma non bisogna mai precludere nulla. Proprio in questo ruolo ha giocato dal primo minuto venerdì nella partita amichevole dell'Uruguay contro l'Iran. Alonso ha sottolineato il perché della scelta esplicitando come Vecino da la possibilità di entrare in area di rigore e supportare Luis Suarez unica punta nel 4-3-3. Il modulo della nazionale sudamericana è lo stesso che usa Sarri e essere schierato in cabina di regia, per lui, non è una novità.

Fiducia

Vecino sta attraversando un periodo che nella sua carriera mancava da anni. Sta recuperando ciò che aveva perso: la fiducia. Sarri e Alonso credono in lui, promessa fatta ma non mantenuta da Inzaghi in neroazzurro, dimostrandolo concedendogli sempre più spazio. Il suo impiego come jolly può solo far felice Sarri che avrà modo di vedere i suoi progressi anche nella sfida di martedì contro il Canada. Poi Vecino tornerà a Formello per continuare a lavorare e lottare per la Lazio con cui non ha intenzione di sbagliare: a novembre lo attende il mondiale in cui non vorrà essere una semplice comparsa.