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Intervenuto ai microfoni di Dazn, il capitano biancoceleste Mattia Zaccagni ha toccato tanti temi: dalla stagione in corso con la Lazio fino al sogno di andare al Mondiale con l'Italia, passando ovviamente per la sfida contro la Juventus.
"Non sono ancora al 100% ma questa settimana ho trovato continuità di allenamenti. A Bergamo ci siamo presi qualche rischio ma ci tenevo ad esserci e fortunatamente è andata bene. Saranno dieci giorni importantissimi per noi per capire cosa vogliamo fare da grandi. Adesso siamo in una classifica a metà che non ci dice nulla. Queste tre gare ci diranno chi siamo. Juve? Questa settimana abbiamo lavorato molto bene con il mister. Affrontiamo una grandissima squadra forte fisicamente e tecnicamente, dovremo dare il massimo. Yildiz è un giocatore molto forte e mi piace tanto. Davvero un bel giocatore. Il mio primo idolo da bambino è stato Del Piero, Avevo il suo poster in camera da letto. Per me è sempre stato un esempio da seguire. Sento la responsabilità di essere il capitano ma è una sensazione positiva e bella. Voglio aiutare i miei compagni a esprimersi al meglio.
Doppia cifra? Quello è sempre un mio obiettivo. Il mister dice sempre che ho le qualità per fare almeno dieci gol a stagione. I doveri di un capitano sono sempre dare l’esempio in campo e fuori, trasmettere la voglia di affrontare una partita e far capire a chi è qui da meno tempo cosa vuol dire giocare per la Lazio. La Lazio è innanzitutto una squadra che mi ha dato tanto, i tifosi mi hanno sempre dimostrato grande amore e di questo ne sono davvero orgoglioso. Io qui mi sento a casa e cercherò di dare il massimo per far felici i tifosi. Ormai sono cinque anni che sono qui a Roma e utilizzo molte parole in romano. Poi tra Danilo Cataldi, Pellegrini e Romagnoli ci sono tanti romani, mi sento un po’ uno di loro.
Pochi tiri in porta? Ci stiamo lavorando, questo è un periodo un po’ difficile ma stiamo cercando di ricompattarci provando a non subire. L’Europa è una cosa che ci manca tanto perché questi anni l’abbiamo sempre fatta e andremo sicuramente a ricercare. A fine stagione sarò soddisfatto se aiuto a portare la Lazio dove merita, se darò il mio contributo, se giocherò speriamo il Mondiale. Il ricordo che ho è il Mondiale del 2006 anche se avevo 11 anni. Mi ricordo di averlo seguito con grande passione. Sono emozioni forti ed è logico che giocarlo è un mio grande sogno. Il gol all’Europeo? Quel gol è stato un momento magico che porterò dietro per sempre ma spero di averne tanti altri. Tifosi? I tifosi della Lazio sono diversi, sono speciali e anche domani saranno presenti. Per noi sarà fondamentale dare tutto sul campo, questo glielo promettiamo”.
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