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Monza-Lazio, Top&Flop: Sergej pennella, Zaccagni devasta. Mancini che guarda?

redazionecittaceleste

MILINKOVIC - Finalmente un gol che sembrava maledetto. Quello che vale il sorpasso a Pandev come miglior marcatore straniero nella storia della Lazio, quello che permette alla Lazio di raddoppiare e portare a casa tre punti pesantissimi. Era in crescita già prima della sosta, oggi sentenzia dalla sua mattonella. La speranza è che sia la scintilla per accendere il Sergente nel rush finale, la certezza è che prima di criticare certi giocatori bisognerebbe pensarci molto, ma molto a lungo

PEDRO - Titolare a sorpresa e subito decisivo. È in palla e lo fa vedere in più di un’occasione. Sfiora il gol, poi sfiora il raddoppio. Nel mezzo il guizzo che vale il vantaggio biancoceleste: intelligenza tattica e freschezza mentale e fisica che non tengono in considerazione la carta di identità. Quanto sarebbe importante il suo rinnovo è evidente a maggior ragione oggi.

ZACCAGNI - Fa ammonire mezzo Monza, si conferma in palla anche alla ripresa del campionato. Dai suoi piedi nasce il gol del vantaggio, da un fallo subito nasce il raddoppio. Cos’altro chiedergli? Difficile saperlo, forse bisognerebbe entrare nella testa di Roberto Mancini. Ma a Sarri va bene così: l’ex Verona si è riposato e al rientro è tornato subito decisivo per i biancocelesti.