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Fiorentina-Lazio, Pancaro: “Difficile rinunciare alla qualità di Luis Alberto”

Luis Alberto

Le parole rilasciate dal doppio ex Giuseppe Pancaro in vista della sfida che la Lazio disputerà contro la Fiorentina

redazionecittaceleste

Il fine settimana di campionato è finalmente giunto. Archiviata la prima pausa dell'anno, dovuta allo stage della Nazionale che il prossimo mese si giocherà tutto per accedere ai prossimi Mondiali, ora la palla passerà nuovamente ai club. Tra i protagonisti di giornata ci saranno la Fiorentina di Vincenzo Italiano e la Lazio di Maurizio Sarri. Impegnate presso l'Artemio Franchi a partire dalle 20:45 di questa. In attesa di conoscere ciò che dirà il campo, i microfoni ufficiali del club biancoceleste sono andati a scambiare alcuni pensieri con il doppio ex Giuseppe Pancaro. Queste le sue parole:

Luis Alberto

Il commento

"Mi aspetto una gara aperta e combattuta. La Fiorentina è in un buon momento a differenza della Lazio che è in fase altalenante. Se i biancocelesti hanno una certezza è Immobile. Ogni anno si conferma con grandi numeri dimostrando sempre di essere uno degli attaccanti più forti della Serie A. Vlahovic è certamente una perdita importante ma credo comunque che la viola resti una formazione pericolosa dotata di grande organizzazione e struttura. Pedro è un calciatore forte. Ma lo sono anche i suoi compagni d'attacco: Felipe Anderson ha doti straordinarie, mi piace molto anche Zaccagni. Mentre difficilmente mi priverei di uno con la qualità di Luis Alberto. Ciononostante, spesso la scelta è tra lui e Basic. Non scorderò le sfide con i toscani quando era in biancocelesti. In quegli anni erano sempre incontri accessi che potevano decidere l'esito dei campionati".

Il ricordo

Prima di salutare, l'ex calciatore ha anche parlato di mercato. Ma non quello attuale, bensì di quello che permise alla compagine che a cavallo tra gli anni novanta e l'inizio del duemila vinse praticamente tutto di capire che anche il loro ciclo era finito: "Quando arrivò Crespo perdemmo due preziosi elementi come Conceicao e Almeyda. Avevo un bel rapporto con loro. Con Matias in campo sapevo che potevo stare tranquillo. Hernan, invece, è stato uno dei più forti centravanti della sua generazione. Tuttavia, all'interno dello spogliatoio si capiva che il ciclo era ormai giunto alla fine".