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Il VAR non basta alla Lazio: Arslan regala all’Udinese un punto da panico

redazionecittaceleste

La marcatura di testa a pochi secondi dal termine di Francesco Acerbi ha deciso la sfida tra Lazio e Udinese

La quindicesima giornata di campionato è terminata. A chiudere il turno ci ha pensato la sfida dell'Olimpico che ha visto di fronte la Lazio di Maurizio Sarri e l'Udinese di Luca Gotti. Non proprio un match come un altro per i due tecnici che un paio di anni fa erano entrambi al Chelsea vincitore dell'Europa League. Uno sedeva in panchina e ne era l'allenatore, l'altro ricopriva il ruolo di suo vice. Stasera però, l'amicizia è stata messa da parte. In palio, infatti, c'erano tre punti importantissimi per le economie di entrambi i club.

Primo tempo da incubo

Ancora una volta la gara dei capitolini non è partita nel migliore dei modi. Oltre alla pesantezza derivata dalla sconfitta con il Napoli in terra partenopea, gli uomini di mister Sarri dopo mezz'ora si sono ritrovati un'altra volta a fare i conti con il doppio svantaggio. Nonostante l'avversario fosse piuttosto diverso, i primi minuti della partita sono stati molto simili a quelli offerti al Maradona appena qualche giorno fa. A condannare i biancocelesti ci ha pensato la doppietta di Beto. Due goal pesanti come un macigno. Insomma, tutt'altro che l'avvio di gara che ci aspettava. Anche perché nemmeno il goal del solito Ciro Immobile è bastato per rendere il primo tempo meno amaro. A ridosso dell'intervallo, infatti, è arrivato anche l'1-3 firmato Nahuel Molina.

Ripresa al cardiopalma

In avvio di ripresa è successo praticamente di tutto: prima il goal di Pedro che ha accorciato le distanze e poi la definitiva marcatura del pareggio realizzata da Sergej Milinkovic-Savic. Il Sergente ha risposto con un gran goal a chi giustamente chiedeva più soluzioni da fuori area. Grazie ad un delizioso sinistro a giro, il serbo è riuscito a buttarla dentro azzerando così il vantaggio friulano. Peccato, tuttavia, che appena dopo aver riportato il punteggio in parità, Patric si è visto sventolare davanti il secondo giallo. Scelta del direttore di gara che ha naturalmente lasciato la Lazio in dieci uomini. Lo spagnolo figurerà certamente tra i peggiori dell'incontro. Dopo la parità sul tabellone, è arrivata anche la parità degli uomini in campo. A raggiungere gli spogliatoi anzitempo è toccato anche a Molina. Doppio giallo pure per lui.

Non basta il VAR

Non basta il VAR alla Lazio che a pochi minuti dal novantesimo era stato fondamentale per convalidare il 4-3 di Francesco Acerbi. Al rientro dal fuorigioco, il difensore campione d'Europa con l'Italia era riuscito a capitalizzare al meglio l'assist su calcio di punizione di Toma Basic. Tuttavia, sul finire di gara sono arrivate altre due reti decisive: la prima è stata quella non convalidata a Immobile, la sua seconda di giornata, per giusto offside, e poi quella del definitivo 4-4 di Arslan. Devastante la marcatura a recupero, di sette minuti abbondanti, ormai scaduto. Anche il tedesco ha buttato dentro la sfera su sviluppi da calcio di punizione. Il pareggio per Sarri e si suoi è più amaro che mai. Da domani, però, sarà già tempo di iniziare e preparare lo scontro con la Sampdoria di domenica prossima.