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Primavera, la panchina a chi la Lazio ce l’ha nel destino?

Lazio Primavera

Non solo Tommaso Rocchi: spunta un altro nome per la panchina della primavera biancoceleste, Menichini, in scadenza, pronto all’addio

redazionecittaceleste

Di Michela Catena

L’avventura di Leonardo Menichini sulla panchina della primavera biancoceleste va verso la sua conclusione. Il tecnico toscano, dopo due stagioni a Roma, va verso l’addio: il suo contratto scadrà il 30 giugno e la società non sembra intenzionata a offre il rinnovo. Troppo deludenti i risultati, che potrebbero farsi ancora più amari da qui alla fine della stagione. Sono due le partite di campionato ancora da disputare, ormai però ininfluenti. A contare, infatti, saranno le due partite del 19 e 24 giugno: i play-out per non retrocedere, che vedranno la Lazio Primavera già certa di partecipare. Colpe non totalmente imputabili al tecnico, forse, ma di certo sufficienti per far sì che il rinnovo sia quanto mai improbabile.

 Menichini

Soluzione pronta in casa

Ma chi sarà allora l’allenatore della Lazio Primavera il prossimo anno? Una possibilità è quella della soluzione interna, con la promozione di Tommaso Rocchi. L’ex attaccante biancoceleste è nel settore giovanile della squadra dalla stagione 2016-2017. Dopo aver allenato Allievi, Under-14 e Under-15, dal 2020 è alla guida della squadra Under-18. La società starebbe valutando concretamente il suo nome per la Primavera, immaginando una scalata simile a quella fatta da Simone Inzaghi. Se non dovesse essere ritenuto pronto, però, i biancocelesti hanno già pronto un altro nome. 

Il nome nuovo

L’alternativa a Rocchi è una persona che la Lazio ce l’ha nel destino. Questo pur senza aver mai giocato con i biancocelesti né allenato nemmeno nel settore giovanile. Senza panchina dal febbraio 2019, in carriera ha allenato tra Serie B e Lega Pro e, precedentemente, ha giocato, tra le altre, con Udinese, Venezia e soprattutto Perugia. Soprattutto non per ragioni temporali, ma perché proprio alla sua militanza con la maglia degli umbri deve il suo legame con i biancocelesti. Stiamo infatti parlando di Alessandro Calori. Colui che, il 14 maggio di ventuno anni, fa segnò alla Juventus, sotto il diluvio di Perugia, la rete che permise alla Lazio di laurearsi campione d’Italia. A distanza di poco più di vent’anni, Calori potrebbe legare ulteriormente il suo destino a quello dei biancocelesti. Starà alla Lazio scegliere se sarà lui, Tommaso Rocchi o un altro allenatore a guidare la primavera il prossimo anno.