Il mondo Lazio è un mondo vastissimo: quella biancoceleste è la polisportiva più antica d’Europa e, ancora oggi, è anche la più grande del continente. Normale quindi che per alcuni settori che cavalcano l’onda dell’entusiasmo ce ne siano altri che invece arrancano un po’. E per rendersene conto non serve nemmeno guardare all’intera Polisportiva: basta, infatti, dare uno sguardo alla sezione calcistica.


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Maledetta Primavera, nota stonata del mondo Lazio
Volano le ragazze di Morace, esultano Immobile e compagni per l’arrivo di Sarri, funziona anche il settore giovanile. Ma la Primavera…
Sì, perché ovviamente non ci sono solo gli uomini di, finalmente possiamo dirlo, Maurizio Sarri. C’è anche la Lazio Women e c’è un settore giovanile, dalla Primavera ai più piccolini. E anche in questo importante continente del mondo Lazio ci sono nazioni che soffrono e altre che gioiscono. C’è la Lazio Women, che esulta per esser riuscita finalmente a tornare in Serie A Femminile. C’è laLazio di Immobile, per la quale oggi è un giorno di festa dopo l’annuncio ufficiale - ora è uscito anche il comunicato - dell’arrivo in panchina di Maurizio Sarri. E poi c’è il settore giovanile, per il quale il discorso è più ampio.

Gioie e dolori
Il settore giovanile è, dal 2017, in mano a Mauro Bianchessi, uno che di giovani se ne intende. Fu lui a scoprire Donnarumma e Locatelli, giusto per citare due dei tanti nomi. E i risultati della cura Bianchessi si vedono: dall’Under-18 in giù negli, ultimi anni c’è effettivamente stata una crescita importante. Crescita che, non a caso, si è registrata - come abbiamo detto - anche nella Lazio Women. Perché non a caso? Perché è anch’essa gestita da Bianchessi.
Dopo le gioie, però, arrivano i dolori. C’è una parte del settore giovanile a cui Bianchessi non ha accesso. L’unica, guarda caso, che invece naviga in acque agitatissime e pericolosissime. Stiamo parlando della Lazio Primavera, a oggi ancora nelle mani di Igli Tare. Da circa un’ora, per i ragazzi di Menichini è arrivata l’ottava sconfitta consecutiva, quella della matematica condanna ai play-out per non retrocedere. Al di là di come finirà - per quanto sia difficile immaginare situazioni rosee, visti gli ultimi risultati - va sottolineata una cosa. Ossia che, ormai da troppo tempo, dalla cantera biancoceleste non arrivano più talenti pronti all’esordio in A. E allora urge trovare una soluzione: la Lazio deve poter tornare a fare affidamento sul suo settore giovanile.
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