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QDL – Di Dio: “La Lazio può vincere in Europa League, l’unico problema…”

redazionecittaceleste

Le parole di Marcello Di Dio per Quelli della Libertà, in onda ogni sera dalle 18:30 alle 20:00 su Cittaceleste TV e Radiosei 

È intervenuto ai microfoni di Quelli della Libertà, in onda su Cittaceleste TVRadiosei, Marcello Di Dio, giornalista della Il Giornale. Argomento di giornata, un commento sulla partita di sabato e sull’imminente esordio in Europa League. Di seguito le sue parole.

Sulla Lazio

Io sono in sintonia con Sarri sulla partita contro i rossoneri. E non potrebbe essere altrimenti visto che lui ha preparato la partita. Ha detto che la Lazio ha fatto tutto il contrario di quanto aveva preparato. I rossoneri sono in grande fiducia e hanno un ottimo tecnico, i biancocelesti sono stati un po’ timorosi e non hanno fatto quanto avrebbero dovuto. Se giochi con una grande devi essere bravo anche nelle chiusure e nel ricevere le ripartenze degli avversari. Contro una squadra meno forte invece avere giocatori di qualità può essere un vantaggio. In ogni caso a me questa Lazio piace così come mi piace Sarri anche se non sono un sarriano. Penso che comunque bisognerà concedere tempo: i giocatori sono più o meno gli stessi, ma il modulo è totalmente rivoluzionato”.

Sull’Europa League

Mi sembra evidente che di fronte ai tanti impegni consecutivi un po’ di turnover debba esserci. Pedro gioca sempre, ma forse serve anche per ambientarsi. È un giocatore che non si è mai risparmiato dal punto di vista dell’impegno, poi bisognerà vedere cosa riuscirà a fare nel corso della stagione. L’avversario di domani non è semplice certamente, anche se è un po’ ridimensionato rispetto al passato. Sarri è un allenatore che l’Europa League l’ha vinta e quindi secondo me tiene alla competizione. Anche perché in Premier le squadre giocavano anche quarantotto ore dopo il match. Sicuramente il pensiero del campionato distrae un po’ però. Secondo me l’Europa League è a misura della Lazio: i biancocelesti possono vincerla, l’unico problema sono le motivazioni che arrivano il giovedì”.