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QDL – Garlaschelli: “Lazio, contro i nerazzurri di Conte puoi stupire”

Notizie Lazio: Inzaghi contro Conte

Le parole dell'ex Lazio Renzo Garlaschelli, ai microfoni di Quelli della Libertà, in vista della sfida contro i nerazzurri di domenica sera

redazionecittaceleste

ROMA - Le parole dell'ex ala della Lazio Renzo Garlaschelli. Il campione d'Italia nel 1974, è stato ospite di Stefano Benedetti e di Federico Terenzi. Ovviamente nella puntata odierna di Quelli della Libertà. Di seguito il suo pensiero, in vista del big match di domenica sera contro i nerazzurri di Antonio Conte, su Cittaceleste TV e Radiosei"I nerazzurri dovranno pensare solo al campionato, considerando che i loro rivali rossoneri non molleranno. Sarà una gara difficile tra due squadre ben preparate. Non è facile prevedere che tipo di sfida sarà. Bisognerà valutare diversi fattori. I padroni di casa di Antonio Conte cercheranno di fare la parta. Anche la Lazio è abituata a giocare a viso aperto e quindi credo che ci sarà da divertirsi. Contro di loro, anche ai miei tempi, si soffre. Ogni partita era una partitaccia".

SUL CAMPIONATO - "Ho visto la partita contro il Cagliari e anche se non mi è piaciuta molto, è riuscita a vincere. Scudetto? Non ci credo ma sono sicuro che potrebbe finire tranquillamente tra le prime quattro del campionato. I biancocelesti tuttavia, possono vincere contro chiunque. I nerazzurri non sono imbattibili".

SUGLI STADI CHIUSI - "Qualche segno lo ha sicuramente lasciato. Il pubblico ti aiuta parecchio è quest'anno purtroppo è mancato. Se hai bisogno di un appoggio loro possono darti quel qualcosa in più. Il fattore campo esiste soprattutto per gioca in casa. Quindi, in questa situazione, chi soffre di più è la squadra che gioca in casa e che di solito viene supportata dai tifosi"

SULLA LITE TRA ALLEGRI E CONTE - "Conte e Allegri hanno fatto una brutta figura litigando ieri al termine della sfida. Forse c'è un po' di ruggine quando entrambi erano alla Juventus. Se la potevano risparmiare".

SU QUESTA LAZIO E QUELLA DEL 1974 - "Difficile trovare delle analogie tra la mia Lazio e questa. Il calcio è cambiato talmente tanto che impossibile paragonare. Nemmeno Maestrelli e Inzaghi si possono mettere sullo stesso piano".