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QDL – Pieretti: “Al momento questa è la dimensione della Lazio“

redazionecittaceleste

Le parole di Simone Pieretti per Quelli della Libertà, in onda ogni sera dalle 18:30 alle 20:00 su Cittaceleste TV e Radiosei

È intervenuto ai microfoni di Quelli della Libertà, in onda su Cittaceleste TV e Radiosei il giornalista Simone Pieretti. Di seguito le sue parole. “Il mio Napoli-Lazio è stato un incubo e anche un piacere nel veder giocare la squadra di Spalletti. Credo che ieri sera i partenopei abbiano toccato picchi clamorosi, ho rivisto il Barcellona di Xavi e Iniesta. Penso che ieri sera qualsiasi squadra di Europa avesse affrontato quel Napoli del primo tempo sarebbe uscita con un passivo significativo. È stata la partita perfetta nella serata perfetta: questo Napoli è una grandissima squadra. Io direi che ieri sera è stato 80% merito dal Napoli, 20% demerito della Lazio. Sull’approccio e sul resto poi se ne può parlare, ma sul peso specifico delle due rose c’è poco da dire.

Fino alla traversa di Acerbi la Lazio non era in partita ma provava a fare qualcosa. Poi il terzo goal l’ha mandata definitivamente a casa. Se tra la parata di Ospina su Luis Alberto e la traversa fosse entrato qualcosa magari tornava un po’ di fiducia. Nel secondo tempo per me la partita era ormai finita. Lo fa capire anche la sostituzione di Sarri, che toglie Patric per mettere Lazzari. Sarri stava già pensando alla partita contro l’Udinese, con Luiz Felipe ammonito ha scelto di preservare lo spagnolo. La Lazio non ha giocato il secondo tempo, è stata lì tranquilla e serena. La Lazio non aveva nelle corde la possibilità di tornare in partita. Ci volevano circa due minuti per recuperare la palla. Secondo me al momento questa è la dimensione della Lazio, poi magari tra tre mesi le cose saranno diverse.

Ci sono tante cose da migliorare, l’organico al momento non è all’altezza del progetto ambizioso che ha Sarri. La Lazio dovrebbe ripartire dal prolungamento di Sarri, anche per fare capire qualcosa ai giocatori. Ieri sera, quando la partita è finita, ho visto delle facce che non mi piacevano per niente. Poi bisognerà continuare a lavorare in silenzio, senza guardare la classifica per almeno i prossimi tre mesi. Poi si guarderà tutto per capire a che punto è arrivata la Lazio. Dal mercato di gennaio non mi aspetto niente”.