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Sarri e il futuro: “Allenerò altri 2-3 anni, poi penserò al mio territorio”

Maurizio Sarri
Tutte le dichiarazioni dell'ex tecnico della Lazio Maurizio Sarri, al centro di molte voci di mercato in vista della prossima stagione
Stefania Palminteri Redattore 

Torna a parlare Maurizio Sarri, dimissionario solamente un mese e mezzo fa dalla panchina della Lazio. Un periodo delicato quello affrontato dal tecnico, ora al centro di molte voci per quanto riguarda il futuro. " Ora vado a pranzo con i’ mi’babbo", risponde ai microfoni della Gazzetta dello Sport, quando gli si chiede della prossima avventura.

"Fra 2-3 anni smetto di allenare e mi occuperò di aiutare il mio territorio e le persone che se lo meritano per quello che hanno fatto negli anni”, confessa. E ancora: "Sono ancorato a Figline, sono cresciuto in piazza. Poi ho giocato nelle giovanili del Figline e cinque anni in prima squadra. Devo rendere grazie a chi mi ha cresciuto, gli allenatori e tutti coloro che hanno fatto parte della mia carriera. E oggi sono qui a prendere un caffè con il mio amico da sempre Valerio Pianigiani. Così come nei giorni scorsi mi sono fermato a un allenamento degli Under 12 locali e ho visto il calcio vero. Sono tornato a casa con un senso di contentezza".

Infine, un pensiero su Sacchi e un retroscena su Berlusconi e il Napoli: "Arrigo è uno dei pochi che ha cambiato il calcio. C’è un prima Sacchi e un dopo Sacchi nell’ultimo secolo. Se non fosse arrivato per me il no da parte di Berlusconi al Milan, non avrei mai allenato quel grande Napoli”.

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