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Superlega, Perez: “Progetto per salvare il calcio. Senza accordo moriremo tutti”

redazionecittaceleste

Il presidente del Real Madrid spiega le ragioni alla base della scelta di creare una nuova competizione europea

Ancora al centro del dibattito la controversa nascita della Superlega. Il presidente del Real Madrid Florentino Perez, ha parlato ai microfoni d'ElChiringuito de Jugones di questo nuovo ambizioso progetto: "Voglio subito tranquillizzare i calciatori. Non succederà ciò che ha minacciato la UEFA. Devo essere trasparente e dire le cose come stanno: la UEFA è un monopolio. La loro immagine nella storia e recentemente non è granché. Intanto abbiamo fatot un comunicato per parlare con loro, Hanno appena dichiarato che la nuova Championsinizierà nel 2024, ma per quella data saremo già morti. Il calcio sta soffrendo tantissimo, per colpa della pandemia ha perso 5 miliardi di euro. In questa stagione noi soltanto ne abbiamo persi 300. Dobbiamo cambiare per forza qualcosa. I giovani non si interessano più al calcio e dobbiamo fare in modo che tornino a seguirci. Per fare in modo che accada bisogna cambiare. Così come si fece negli anni 50 quando Santiago Bernabeu ideò la Coppa d’Europa e ha cambiato la storia del calcio, ora succederà lo stesso. Sono tre anni che lavoriamo a questo progetto, la pandemia ci ha costretti ad accelerare i tempi. Abbiamo creato un formato per salvare il calcio".

Perez rassicura anche i club:"Nessuno verrà escluso dalla Champions e nemmeno dai campionati nazionali. Per sopravvivere dobbiamo generare nuovi introiti e per farlo servono le televisioni. Questa Champions non è attrattiva, lo diventa solo a marzo quando iniziano i big match. Ci sono 4 miliardi di potenziali tifosi che vogliono veder giocare i grandi club. Se questi grandi club vanno bene e incassano possono poi condividere quanto incassato con i club modesti, perché noi ragioniamo in termini di valori e di solidarietà. Hanno detto che è un progetto da ricchi per ricchi che renderà i poveri più poveri e non è vero".

Quando si partirà - "Vogliamo velocizzare i tempi, ma senza strappi. Cerchiamo un dialogo. Se si può partire subito bene, se no aspettiamo al massimo un anno. Se non troveremo un accordo e la Superlega non si farà, moriremo tutti. La meritocrazia non può esserci per 50 squadre, però ci sono club come Roma, Napoli e molti altri che hanno diritto di partecipare e studieremo la formula perché possano qualificarsi. Ma chi genera denaro sono i 15 membri fondatori, quelli sono quelli che creano il miglior spettacolo del mondo".