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Torino-Lazio, Martusciello: “C’è una cosa che mi fa arrabbiare moltissimo”

redazionecittaceleste

Così ha invece analizzato la partita Giovanni Martusciello ai microfoni dei canali ufficiali della società. “Avevamo preparato la partita consapevoli della difficoltà, ma bisogna considerare gli avversarsi. Giocavano in casa, con determinazione e con un gioco molto aggressivo. La squadra ha risposto bene, il Torino ha fatto qualcosa in più ma noi ci siamo dimostrati all’altezza. Questi passaggi ci servono per crescere ancora. Mister Sarri aveva chiesto la prestazione anche a chi subentrava e da loro è arrivata una grande mano che ci ha permesso di uscire con un punto dallo stadio. 

Cataldi ha fatto una partita buona, come del resto gli altri ragazzi. Era la prima da titolare contro un avversario che ti gioca addosso, ti sporca il pallone e ti fa correre all’indietro, che è una cosa che noi odiamo. Ma la squadra ha reagito bene, forse ci è mancata un po’ di costruzione. Dalla panchina la sensazione era che non potessimo prendere goal, ma è arrivato a dieci minuti dalla fine del primo tempo. Ci prendiamo la reazione e il punto che portiamo a casa. Abbiamo lavorato bene sulle discese forzate dai rinvii del portiere avversario. Difensori e centrocampisti sono stati straordinari, quando succedono queste cose è difficile costruire in maniera pulita. Ma ci siamo riusciti, a tratti anche bene. Prendiamo questo punticino che fa morale per il futuro.

Il Torino è una squadra allenata per giocare in questo modo, con palle lunghe e aggressività. Da queste difficoltà dobbiamo venire a capo come fatto nel secondo tempo. Soprattutto dopo lo svantaggio la reazione è stata ottima e sono stati creati i presupposti per il pari. Ciro era troppo isolato e quando il Torino ti veniva addosso i due esterni dovevano essergli più vicini per poter dialogare con lui in caso si presentasse l’occasione. Nel secondo tempo abbiamo fatto molto meglio, anche grazie all’esperienza di Pedro. Raul Moro era alla prima da titolare, ma sono tutti passi per crescere”.