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Torino-Lazio, Martusciello: “C’è una cosa che mi fa arrabbiare moltissimo”

redazionecittaceleste

Martusciello vede il bicchiere mezzo pieno. La Lazio rimedia in extremis il risultato dopo una partita molto combattuta sul piano agonistico. “Sono soddisfatto per l’impegno - sottolinea il vice di Sarri - è stata una partita complicata per la forza dell’avversario. La squadra si è comportata bene. Abbiamo margini enormi per migliorare, questo risultato ci dà ancora più forza per lavorare. Lo sfogo di Ciro? Vorrebbe vincere ogni partita, come tutti i calciatori, ma noi non dobbiamo andare dietro l’opinione della gente, anche se muoviamo dei piccoli passi in avanti, ne dobbiamo tenere conto. I ragazzi stanno facendo passi in avanti, speriamo di comprendere alcuni concetti che son in via di definizione”.

Poi l’analisi della partita contro i granata: intensa, spigolosa, sofferta. “Quando trovi squadre che ti porta a lavorare in maniera sporca - sottolinea Martusciello - fai fatica a sviluppare le trame di gioco che dovresti fare. Quando il Torino ha mollato un pochino, abbiamo fatto qualcosa di meglio. Siamo in una fase in cui si gioca ogni tre giorni, ed è complicato lavorare su alcuni meccanismi. In questo periodo stiamo pagando a caro prezzo errori individuali, nel calcio ci sta, capita“.

Martusciello chiede tempo e guarda al futuro con ottimismo, senza farsi condizionare dal momento di depressione che vive lo spogliatoio. “Dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno, in due mesi non si può stravolgere un’abitudine di una squadra che è stata creata in quattro o cinque anni. Stiamo cercando di passare i nostri dettami, ma siamo ancora nella fase del pensiero. E nel momento in cui pensi troppo, si arriva in ritardo sulla palla, oppure si perde il tempo della giocata. Durante la settimana vediamo miglioramenti enormi - assicura il vice di Sarri - dobbiamo cercare di portarli in campo anche la domenica. Non è una questione di tempo, l’importante è che i ragazzi capiscano alcuni concetti. A volte sembrano bloccati, ma questo è un passaggio necessario che dobbiamo fare. Al momento non c’è tempo per migliorare perché giochiamo ogni tre giorni, mettere altri concetti nella testa dei giocatori adesso sarebbe rischioso“.