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Velasco, dal passato alla Lazio all’oro olimpico: l’Italvolley femminile nella storia

Julio Velasco
Dopo 26 anni dall'ultima volta alla guida della Nazionale femminile di pallavolo e un passato nella Lazio, Velasco corona il sogno a Parigi
Edoardo Benedetti Redattore 

A Parigi 2024 gioisce una Nazione intera: l'Italia femminile di Pallavolo vince, annientando gli Stati Uniti, l'oro olimpico. Alle ragazze di Julio Velasco bastano tre set per far fuori la Nazionale d'oltreoceano e regalarsi una medaglia d'oro. Che vale tanto anche per la carriera dello stesso Velasco, allenatore e personaggio alle volte fuori dagli schemi. La sua scelta di ritornare alla guida della Nazionale femminile di Volley, 26 anni dopo l'ultima volta ha pagato. E nel passato dell'argentino, naturalizzato italiano, c'è anche la Lazio.

Proprio dopo la prima esperienza con le ragazze dell'Italvolley, nel 1998, Velasco approda nel calcio. La chiamata arriva dall'allora presidente Cragnotti, che mette sul piatto un contratto quadriennale da 1 miliardo di lire a stagione. Non in veste di allenatore, l'obiettivo era quello di apportare alla Lazio una mentalità vincente. E così, Velasco entra a far parte dell'organigramma societario in veste di direttore generale, dopo un'estate rivoluzionaria dei biancocelesti, che avevano salutato l'allora direttore amministrativo Innocenti.

Eppure la scintilla non c'è. Non scatta né con Eriksson, poco propenso a condividere le questioni di campo, né con gli altri dirigenti. E il rapporto tra la Lazio e Velasco dura appena un anno. "Il mondo del calcio non mi ha bocciato" - ricorda nel 2009 lo stesso allenatore ed ex dirigente in un'intervista a Vanni Zagnoli. "Sono stato direttore generale dell'ultima Lazio che vinse davvero tanto". Un'esperienza, però, in cui successivamente - quando anche l'Inter di Moratti riprende l'idea di Cragnotti - dichiara di essersi trovato molto bene.

La sua ultima esperienza da allenatore in Serie A femminile a Busto Arsizio si è interrotta tra le polemiche con l'Italvolley della società lombarda, costretta a specificare che nel contratto di Velasco non ci fossero clausole di rescissione in caso di una chiamata della Nazionale maggiore. Ma Velasco, alla tenera età di 72 anni, ha deciso di riavvolgere il nastro al 1998 e portare sul tetto del mondo anche le ragazze azzurre dopo aver scritto la storia dell'Italvolley maschile dal 1989 al 1996, in quella che passa alla storia come la Generazione di Fenomeni. Titolo ripreso poi giornalisticamente e anche in chiave artistica dagli Stadio con il singolo del gruppo musicale italiano del 1991.

Tuttavia, non era mai riuscito a vincere l'oro olimpico, fermandosi all'argento di Atlanta '96: nella sua bacheca figurano Mondiali, Europei, titoli nella World League e non solo. Coronare il sogno, portando per la prima a volta a vincere un oro all'Olimpiade anche alla Nazionale azzurra femminile non ha prezzo.