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Ag. Milinkovic: “A Roma sta alla grande”. E con Sarri…

Milinkovic in copertina

Milinkovic ancora alla Lazio?

redazionecittaceleste

Lavori in corso in casa Lazio, la società biancoceleste ha tutto da riscrivere dopo l'addio di Simone Inzaghi accasatosi all'Inter. La società si guarda intorno ed ha già avviato il casting degli allenatori: da Mihajlovic a Villas Boas passando per Maurizio Sarri. Proprio l'ex Napoli, Chelsea e Juventus sembra essere diventata la pista più calda. Lotito vuole il nome grosso dopo l'uscita di scena dell'idolo della tifoseria laziale, Inzaghi. Si cerca l'intesa economica, ma la buona uscita è possibile come filtra di più fonti, anche quella del Corriere dello Sport che sulla sua edizione odierna conferma il buon feeling creatosi tra le parti dopo il primo colloquio esplorativo.

Milinkovic verso la permanenza

L'addio di Inzaghi mette in allarme i big, tutti loro erano molto legati al tecnico e qualcuno potrebbe decidere di chiedere la cessione. Posto che la Lazio, in ogni caso, dovrà fare almeno una cessione per finanziare il suo calciomercato. Tra i big, quello più vicino alla conferma sembra essere Sergej Milinkovic-Savic. Un po' si era capito anche dal suo post su Instagram, dove dava l'appuntamento alla sua gente per la stagione successiva, ma la conferma arriva anche le parole dal suo agente. Il Corriere dello Sport, stamattina, riporta un virgolettato di Kezman rimbalzato ieri in Serbia: "In tanti lo voglio e tra un anno o due me lo vedo in finale di Champions, ma alla Lazio sta alla grande e vorrei che restasse in Italia". Dichiarazioni che in un momento rebus come questo, fanno molto bene all'ambiente. Intanto si vola con la fantasia, come giocherà Sergej nella eventuale Lazio di Sarri? Mezz'ala sinistra nel potenziale 4-3-1-2 del tecnico toscano. Vero marchia di fabbrica. Meno fattibile - con i giocati attuali della rosa - il 4-3-3 puro. Milikovic si muoverebbe nel cuore del centrocampo ed a lui verrebbero affidati ruoli sia di interdizione che di incursione, con movimenti a penetrare l'area e puntare alla porta. Un po' come fu il Zielinski di Napoli.