Lazio-Roma, le pagelle di Benedetti: “Laziali, dopo oggi dico…”

L’ottima parata su Rensch tiene a galla la Lazio nel finale di primo tempo. Troppi però gli errori con i piedi: dovrebbe essere uno dei suoi punti di forza, eppure rischia in più di un’occasione. VOTO: 6 Non sempre puntuale in copertura sui cambi campo della Roma, ma tutto sommato dalle sue parti non arrivano i pericoli maggiori. VOTO: 5.5 In una gara senza particolari sollecitazioni si dimostra attento e meno spericolato del solito. Come Romagnoli non ha particolari responsabilità sul gol subito, prende un giallo evitabile. VOTO: 5.5 Ha una chance di testa su corner, ma manda alto il pallone. Ferguson è un cliente scomodo ma riesce ad arginarlo con Gila. Può far poco in occasione del gol di Pellegrini. VOTO: 5.5 Certe leggerezze in un derby si pagano care. Come quella del portoghese che regala il vantaggio alla Roma. Il terzino visto ormai un anno fa è un lontano ricordo: troppo bloccato e impegnato a pensare, spesso dimentica di giocare come sa fare. VOTO: 4.5 Tanta grinta e sacrificio, poca qualità e passaggi illuminanti: questo è Guendouzi, non è una sorpresa. Come sempre uno degli ultimi ad arrendersi, rispetto alle ultime uscite si vede meno nei pressi dell’area avversaria. Il rosso per proteste dopo il triplice fischio è una grave sciocchezza: contro il Genoa sarà emergenza totale a centrocampo. VOTO: 5.5 Non era al meglio prima della partita, alla fine stringe i denti e ha una delle migliori occasioni del primo tempo. Non tira in porta e prova a metterla in mezzo nella terra di nessuno. Subito dopo si accascia a terra: Sari lo tiene in campo fino all’intervallo per non sprecare un altro slot, lui non può inseguire Pellegrini sull’azione del gol ma ha poche colpe. VOTO: 5.5 La sua partita dura meno di un quarto d’ora: un problema muscolare lo costringe a dare forfait. SV A trentotto anni rimane il faro più luminoso della Lazio. Forse l’unico. Inventa giocate che i compagni faticherebbero forse anche a immaginare, ma è impensabile dover fare affidamento sempre e solo su di lui. VOTO: 6.5 Gioca a sorpresa dal primo minuto, fa tanta fatica anche per la marcatura stretta di Mancini. Non fa il lavoro di Castellanos e la Lazio ne soffre, ma anche i compagni non fanno nulla per metterlo in condizioni di giocare palloni utili. Quando Cataldi trova un corridoio d’oro spreca tutto mandando alle stelle. VOTO: 4.5 Prova a stappare la partita alla mezz’ora con una traiettoria a sorpresa, ma ancora una volta si fa notare più per giocate estemporanee che per una prestazione costante. Non è ancora al meglio e non lo aiutano i tanti colpi subiti, né le solite proteste costanti. VOTO: 5 BELAHYANE: Entra al 14’ al posto di Dele-Bashiru. Dopo qualche minuto per trovare le misure prende coraggio e tira fuori una prestazione interessante rovinata dall'ingenuità sull'espulsione. E contro il Genoa la Lazio rischia di trovarsi in emergenza vista la probabile assenza anche del nigeriano. VOTO: 5.5 PELLEGRINI: Entra dopo l'intervallo al posto di Tavares e prova ad aizzare la folla. Poi non si vede più. VOTO: 5 CATALDI: Entra dopo l'intervallo al posto di Rovella e serve una palla d’oro in verticale a Dia che il senegalese però spreca. Ci riprova in solitaria nel recupero, ma il momento della Lazio è tutto nel palo pieno che nega il pareggio. VOTO: 6 CASTELLANOS: Entra al 62’ per Dia e fa capire perché deve essere lui in questo momento il titolare al centro dell’attacco della Lazio. Sfiora il gol con un tiro a giro e aiuta i compagni nello sviluppo delle azioni offensive. Fondamentale averlo in campo in una squadra con pochissima qualità. VOTO: 6 NOSLIN: Entra al 79’ al posto di Pedro. SV Infortuni pregressi e nuovi, giocatori non in forma e la sfortuna sono fattori che vanno tenuti in considerazione, Ma la terza sconfitta in quattro giornate è un macigno difficile da ignorare. La prestazione della squadra non è quella che ci si aspetterebbe dopo le parole in conferenza: un derby non si gioca ma si vince e forse bisognerebbe spiegarlo a una squadra in campo senza anima. VOTO: 5