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LE PAGELLE DEL DIRETTORE – La Lazio crolla contro la Spal. Patric e Milinkovic i peggiori

Le pagelle di Stefano Benedetti

Queste le pagelle del nostro direttore Stefano Benedetti

redazionecittaceleste

ROMA - Si è chiusa la sfida tra Spal e Lazio. I biancocelesti non ingranano e alla fine capitolano a causa del rigore segnato da Petagna assegnato con l'ausilio del Var.

Ecco i voti dei biancocelesti secondo il direttore di Cittaceleste.it Stefano Benedetti.

Strakosha: 5,5 Gioca una buona partita. Ha più volte salvato il risultato essendo incisivo su tre nitidissime palle gol. Viene però spiazzato da Petagna che segna il calcio di rigore all'89esimo.

Patric: 4 Viene schierato da Inzaghi alla destra di Acerbi. Ormai ufficialmente adattato come terzo centrale difensivo. Anche lui come capitan Lulic è uno dei giocatori biancocelesti che corre di più. In fase difensiva si trova nella sua area di rigore e in fase offensiva è lui a crossare la palla ai suoi compagni. Una buona prestazione macchiata dal fallo compiuto al 40esimo del secondo tempo nella sua area. Rigore che è stato segnato senza problemi da Petagna.

Acerbi: 5,5 Il gigante buono come al solito si impone nella sua area di rigore. Un’altra grande prestazione da aggiungere alla collezione delle sue partite senza errori. Non permettere a Petagna di esprimere il suo gioco e Floccari avrà fatto forse un solo tiro in porta.

Bastos: 5,5 Anche oggi Inzaghi ha deciso di schierarlo alla sinistra dell’irremovibile Acerbi. Marca stretto l’uomo, gli strappa via il pallone ed è subito pronto ad impostare il gioco. Gioca una buona partita.

Leiva: 5,5 Un carro armato che lotta e corre a centro campo. Tanta grinta, tenacia e determinazione. Uno muro imponente in fase difensiva pronto a staccarsi e a gettarsi in attacco in fase offensiva. Un tassello fondamentale del puzzle costruito da Inzaghi.

Lulic: 5,5 La sua forma fisica è eccezionale e lo si evince dalla quantità di chilometri percorsi dal maratoneta bosniaco. La fascia sinistra è il suo territorio. Poco importa se si stia difendendo o attaccando, lui c’è. Gioca una buona partita ma non è riuscito ad essere efficace come avrebbe voluto. Al 30esimo del secondo tempo viene sostituito. Al suo posto entra con il numero 14 Durmisi.

Milinkovic: 4 Questo ragazzo sarebbe uno dei giocatori più forti al mondo se solo avesse la la caratteristica che rende un fenomeno tale: la costanza. È proprio questa ciò che manca al gigante serbo. Gioca una partita opaca è quasi invisibile. Una partita che nessuno si sarebbe mai immaginato di vedere dopo aver assistito alla sua grandissima prestazione a San Siro contro l’Inter.

Durmisi: SV Entra al 30esimo minuto al posto di capitan Lulic senza riuscire ad incidere sul ritmo della partita.

Parolo: SV Inserito da Inzaghi al 45esimo del secondo tempo al posto di Patric.

Marusic: 6 Cerca spesso la fascia ma finisce sistematicamente sul muro eretto dalla difesa della Spal. Gioca una gara generosa, di grande intensità. Ma non riesce a trovare il guizzo giusto, né per aiutare i compagni tantomeno per impensierire gli avversari.

L. Alberto: 5 È alla continua ricerca di corridoi, per tutti i suoi compagni. Ma questa sera il “traffico” è sostenuto e finisce per subire sempre, o quasi, la spiazzata che gliene impedisce l’efficacia e soprattutto la precisione.

Correa: 4,5 Soffre in maniera evidente la grande fisicità messa in campo dalla Spal. Viene sistematicamente raddoppiato nella marcatura togliendogli qualsiasi iniziativa offensiva. Ci prova in continuazione ma deve arrendersi nel primo quarto d’ora della ripresa quando Inzaghi lo sostituisce con Caicedo.

Immobile: 4,5 Ha sui suoi piedi l’occasione per portare in vantaggio la Lazio dopo pochi minuti dal calcio d’inizio, ma il portiere Viviano gli dice di no. Svaria, cerca la porta, si muove tantissimo senza palla ma senza riuscire a trovare lo spunto giusto per far male.

Caicedo: 5 Entra dopo quindici minuti dal fischio d’inizio della ripresa al posto di Correa. Sgomita, sbraccia ma non riesce a creare spunti né varchi utili ad impensierire la difesa avversaria.

Inzaghi: 5 Probabilmente sarà stato lui il primo a restare sorpreso dall’atteggiamento tattico e caratteriale della Spal. La sua Lazio sta bene fisicamente, ma i continui raddoppi di marcatura messi in campo dal tecnico Semplici probabilmente non erano stati calcolati. Il risultato è stato di una squadra imbrigliata che non è riuscita a far prevalere il maggiore tasso tecnico rischiando anche più volte di capitolare.