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LE PAGELLE DEL DIRETTORE – La Lazio si aggrappa a Caicedo e resta in corsa per il quarto posto

Le pagelle di Stefano Benedetti

Conclusa Sampdoria-Lazio ecco i voti del nostro direttore Stefano Benedetti

redazionecittaceleste

ROMA - Si chiude la sfida tra Lazio e Sampdoria. I biancocelesti conquistano tre punti fondamentali per rimanere aggrappati al sogno Champions, ma quanta sofferenza contro i blucerchiati in inferiorità numerica.

Decide la sfida la bella doppietta di Caicedo nel primo tempo. 1-2 il risultato finale. In seguito al triplice fischio ecco le pagelle del nostro direttore Stefano Benedetti.

Strakosha: 6.5 Viene chiamato in causa per la prima volta al 30esimo minuto. Dopo il fallo commesso da Acerbi, Ramirez prende il pallone in mano e si appresta a calciare la punizione che si rivelerà velenosissima. Il portiere albanese però legge la traiettoria e con un balzo felino devia il tiro in calcio d’angolo riuscendo a tenere il risultato sul 2-0. Al 56esimo, dopo un errore di Acerbi, non può nulla per evitare il gol di Quagliarella che riaccende le speranze della Sampdoria.

Wallace 6: Torna titolare dal primo minuto. Inzaghi lo ha preferito ai suoi compagni schierandolo alla destra dell’irremovibile Acerbi. È stato protagonista di alcune disattenzioni che fortunatamente non hanno però inciso sul risultato. Gioca una partita discreta senza prendersi troppi rischi.

Acerbi 5: Al 30esimo minuto si fa ammonire ingenuamente. Ramirez calcia la punizione e se non fosse stato per una prodigiosa parata di Strakosha, avrebbe accorciato le distanze. Al 57esimo commette un errore che un giocatore della sua esperienza non dovrebbe effettuare. Devia il pallone con la testa mandando Wallace fuori dai giochi. La sfera finisce sui piedi di Quagliarella che solo davanti a Strakosha ringrazia e la mette dentro accorciando le distanze.

Bastos: 6.5 Viene confermato da Inzaghi alla sinistra di Acerbi. Gioca una buona partita. La sua condizione fisica è ottimale. È molto attento e concentrato. Spesso preferisce il pragmatismo all’eleganza. Molto spesso dopo aver riconquistato il pallone si getta in attacco suonando la carica ai suoi compagni.

Romulo: 6.5 Dopo la buona prestazione in Coppa Italia contro il Milan, Inzaghi decide di schierarlo dal primo minuto anche questa volta. Al 20esimo minuto riceve il pallone da Correa e (di prima intenzione) serve un pallone d’oro su un piatto d’argento a Caicedo che con un colpo di testa da manuale porta la Lazio sul 2-0. Al 53esimo minuto, solo davanti al portiere, decide di fare tutto da solo, si coordina e da distanza più che ravvicinata con una rasoiata scheggia il palo lungo. Audero non ci sarebbe mai arrivato. Al 68esimo viene sostituito per un dolore alla spalla. Al suo posto entra Marusic.

Parolo: 6 Con Milinkovic e Luis Alberto fuori dai giochi Inzaghi lo schiera dal primo minuto affidandosi alla sua esperienza. Gioca una partita non eclatante. Fa il suo senza prendersi troppe responsabilità.

Leiva: 6.5 Un giocatore essenziale per la manovra biancoceleste. La sua tattica, la sua tecnica e la sua visione di gioco sono indispensabili per i suoi compagni. Come sempre, anche oggi costruisce il suo solito muro davanti al reparto difensivo. Conquista numerosi palloni ed è subito pronto a gettarsi immediatamente all’assalto verticalizzando per gli attaccanti.

Marusic: 6 Entra al 68esimo minuto al posto dell’infortunato Romulo. Al contrario del brasiliano, Inzaghi gli ha ordinato di rimanere più basso giocando vicino alla difesa. La Lazio non ha ancora chiuso la partita e preferisce controllare il risultato senza cercare di fare il terzo gol a tutti i costi.

Cataldi: 6 Non si vede moltissimo ma Inzaghi gli consegna tutte le punizioni e tutti i calci d’angolo. Gioca una gara onesta anche se onestamente si vede poco. Sostituito alle mezz’ora della ripresa da Badelj

Lulic: 6 La sua gara è come sempre un mix di forza e generosità. Fa fatica a trovare la via del gol ma sulla sinistra i pericoli più grossi per la difesa blucerchiata arrivano dalle sue galoppate e tiro da fuori. Buona gara

Correa: 7.5 Una vera e propria spina nel fianco della retroguardia blucerchiata. Salta l’uomo con una velocità impressionante per servire il pallone ai compagni di squadra con una facilità impressionante. In queste condizioni è un calciatore che potrebbe fare la fortuna di qualsiasi squadra.

Caicedo: 8 Senza dubbio la sua più bella ed entusiasmante partita da quando indossa la partita della Lazio. La condisce anche con due gol di gran classe che verranno di sicuro mostrati dai maestri nelle varie scuole calcio. Grinta, tecnica, forza e determinazione. Grande “panterone”.

Immobile: 6.5 entra al ventesimo della ripresa al posto dell’esausto Caicedo. Si mette come al solito a disposizione della squadra andando a recuperare palloni ovunque per poi cogliere per la nona volta un legno mandando il pallone a infrangersi sulla traversa. Sta bene e meriterebbe di segnare il gol che sta cercando ormai da tempo.

Badelj: 6 Entra a pochi minuti dalla fine della gara al posto di Cataldi giocando quindi da interno di centrocampo...ruolo abbastanza inedito per lui. Ma interpretato nel modo migliore.

Inzaghi: 6.5 Alla fine della partita di sicuro la sua mente sarà andata al passo falso della sua squadra commesso contro il Chievo. La Lazio batte la Sampdoria giocando un primo tempo esemplare ma rischiando molto nella ripresa pur avendo la possibilità di giocare in superiorità numerica per 50 minuti. A questo punto domenica prossima, contro l’Atalanta, giocherà la prima finale...ma questa per il quarto posto.