ROMA - La Lazio espugna San Siro con una prova di sofferenza, personalità e grande carattere grazie al gol dopo tredici minuti di Sergej Milinkovic-Savic.
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LE PAGELLE DEL DIRETTORE – Sergej e Luis, che spettacolo! Inzaghi grande anche con le big
Questi i voti del nostro Direttore Stefano Benedetti
Queste le pagelle del nostro Direttore Stefano Benedetti:
Strakosha: 7 Al settimo minuto del primo tempo Perisic da distanza ravvicinata ha provato a mettere in difficoltà il portiere albanese che però presidia bene la sua zona di competenza mantenendo il risultato sullo 0-0. Al 43esimo viene nuovamente chiamato in causa da Perisic e con una grande parata gli nega la gioia del pareggio. Ogni volta che è stato chiamato in causa ha risposto presente.
L. Felipe: 6.5 Dopo aver rinunciato alla nazionale italiana chiarendo la sua volontà di voler indossare la casacca della Seleção, è ormai tornato a disposizione di Inzaghi che ha deciso di schierarlo da titolare alla destra di Acerbi. Gioca una partita attenta. Fa sentire molto la sua forza fisica. Non si lascia intimidire dalle finte di Perisic che quando lo deve puntare si trova in grande difficoltà.
Acerbi: 7 Anche oggi è lui a guidare e a caricarsi sulle spalle la difesa biancoceleste. Con Icardi e Lautaro fuori dai giochi è Keita ad impensierire il gigante biancoazzurro. Il senegalese lo ha più volte messo in difficoltà grazie alla sua velocità ma lui è spesso riuscito ad arginarlo. È forse l’unica certezza di Inzaghi. Riesce sempre a trasmettere quella sicurezza di cui i suoi compagni e tifosi hanno bisogno.
Bastos: 6.5 Dopo aver vinto i vari ballottaggi viene schierato dal primo minuto alla sinistra di Acerbi. Al 41esimo del primo tempo è andato vicinissimo al gol del raddoppio. Non è riuscito a sfruttare al meglio l’ennesimo cross perfetto forte e tagliato nel cuore dell’area di rigore di Luis Alberto. Ha impattato la sfera a colpo sicuro convinto di aver già segnato. Handanovic, però, con una grande parata gli ha detto di no. Gioca una partita attenta senza prendersi troppi rischi.
Romulo: 6.5 Gioca una buona partita. È molto veloce, dinamico. In ogni palla gol della Lazio c’e il suo zampino. Corre molto, macina chilometri. Molto meglio la manovra offensiva di quella difensiva.
Milinkovic: 7 Una ripartenza perfetta culminata nel migliore dei modi. Al 12esimo minuto la sfera finisce sui piedi di Luis Alberto che con un’assist millimetrico serve una palla d’oro su un piatto d’argento al gigante serbo che senza esitare con un facilissimo colpo di testa la mette dentro portando la Lazio in vantaggio. Sovrasta Skriniar, inventa, danza sul pallone. Gioca una buona partita caratterizzata da un primo tempo perfetto e da un secondo tempo un po’ sotto tono.
Leiva: 7 Come sempre viene schierato da Inzaghi davanti alla difesa. È il tuttofare bianceleste. Ha un’intelligenza tattica fuori dal normale. Quando serve diventa il difensore aggiunto, pressa e anticipa l’uomo, gestisce e manovra le ripartenze. Anche oggi un’ottima prestazione.
L. Alberto: 7 Nei primi dieci minuti sembrava un po’ compassato nei movimenti ma poi ha sfoderato un cross con il contagiri per Milinkovic a cui gli ha chiesto solo di appoggiare il pallone in rete. Letteralmente divino. Lascia il campo a Parolo nella ripresa ma solo per proteggere un po’ più la squadra.
Lulic: 6.5 È come al solito cuore e grinta. Gioca una gara a due poco generosa ma anche condita da grande intelligenza tattica. Insomma, una gara d’autore. Quello che serviva in uno scontro diretto.
Correa: sv Lascia il campo per infortunio dopo qualche scatto prima della mezz’ora di gioco.
Immobile: 7 Distratto, imbrigliato nel primo tempo. Nella ripresa con l’ingresso di Caicedo trova più spazio, sia per cercare la vi del gol che per imbeccare Caicedo. Gli manca il gol, forse non è la sua partita migliore ma gioca una gara di grandissima utilità per la Lazio.
Parolo: 6 Entra nei minuti finali di gara al posto di Luis Alberto. Mette ordine.
Caicedo: 6.5 Entra al posto dell’infortunato Correa nel cuore del primo tempo. Si vede poco ma gioca una gara poco tecnica e di grande impatto fisico per la squadra bianco celeste. È molto spesso lontano dalla porta avversaria ma le sue sportellate creano “disordine”, soprattutto nel centrocampo avversario.
Durmisi: sv Entra nel finale di gara al posto di Lulic.
Inzaghi: 8 Adesso non è più l’allenatore della squadra che non vince Mai con le grandi. Il solo grande dubbio era legato alla sosta. Ma sono bastati pochi minuti per capire che i suoi ragazzi avevano ripreso il discorso interrotto due settimane fa contro il Parma. Grande condizione, determinazione e concentrazione. Di tutti, nessuno escluso. Ok spugnato San Siro!
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