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Lazio, fra Lotito e Inzaghi è gelo. E occhio alla Juve per il tecnico

Fra i due è calato il silenzio assoluto e l'allenatore comincia a sperare nell'addio di Pirlo

redazionecittaceleste

Tra Lotito e Inzaghi è sceso il gelo. Sembra anticipare l’addio, dopo cinque stagioni straordinarie vissute assieme, ma il rapporto tra i due è altalenante da sempre e non si può escludere che improvvisamente, anche nel giro di qualche giorno, la frattura attuale si ricomponga. Di sicuro al momento i rapporti sono di estrema freddezza. È stato glaciale, ad esempio, il presidente quando gli hanno chiesto del rinnovo contrattuale di Simone: «No comment», ha detto a Radio Kiss Kiss. E non ha voluto nemmeno avventurarsi nella questione aperta da Giancarlo Inzaghi, il papà del tecnico, il quale ha ventilato l’ipotesi di un interesse del Napoli: «Non entro in dinamiche mediatiche, non ho niente da rispondergli». Un muro. Lotito è indispettito (eufemismo) perché Inzaghi non ha stretto i tempi quando gli è stata inviata una bozza del nuovo contratto. Comincia a sospettare che l’allenatore stia prendendo tempo perché aspetta una soluzione diversa dalla Lazio: la Juventus più del Napoli, al di là delle ovvie dichiarazioni con le quali Nedved ieri ha confermato la totale fiducia del club in Pirlo. Frasi dovute in un momento del genere. In realtà Pavel e Paratici, uomo mercato bianconero, sono legati da rapporti personali stretti con Inzaghi; il secondo è addirittura un amico di famiglia, essendo cresciuto con Filippo, il fratello di Simone.

 Bologna, Mihajlovic

IDEE

Lotito sta perdendo la pazienza, la Lazio comincia a guardarsi attorno: chi prendiamo se Inzaghi va via? Le soluzioni possibili non sono poche. Mihajlovic è una di queste, è anche legatissimo al mondo biancoceleste. De Zerbi è una suggestione, ma non convince fino in fondo: il presidente preferisce un tecnico pragmatico. Non a caso le due ipotesi più consistenti portano a tecnici di carattere e grinta: Gattuso, del quale piacciono la linearità di comportamento e il rigore; Juric, il quale ha dimostrato a Verona di saper valorizzare calciatori acquistati a costo ridotto, proprio ciò che vuole Lotito. Peraltro il croato ha anche un modo di giocare simile a quello di Inzaghi, puntando tutto sulla difesa a tre: una base per partire, insomma, ci sarebbe già.

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