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FORMELLO – Lazio, 5 assenti per l’Udinese e solo un dubbio per Sarri

Sarri a Formello

Il mister biancoceleste, da Udine, guida la rifinitura verso la gara di domani: scelte obbligate e panchina corta, ma il match è fondamentale

redazionecittaceleste

Ventiquattro ore circa separano la Lazio dal prossimo impegno, l’ennesimo del mese di febbraio. Prima di guidare la rifinitura, mister Sarriha parlato ai microfoni dei canali ufficiali del club, provando a tracciare in modo chiaro la strada per i suoi ragazzi. Passi avanti dal punto di vista della mentalità si sono visti, ma domani sarà la prova del nove, considerando anche l’importanza della partita. Questo, parafrasato, il concetto espresso dal mister. Perché è vero: in Europa è ancora tutto aperto, ma al ritorno dei sedicesimi si penserà da dopodomani, prima il campionato.

Maurizio Sarri

Contro l’Udinese, infatti, la Lazio si gioca una buona fetta della stagione o quanto meno gli obiettivi per il finale di campionato. Il pari dei bianconeri dà una spinta in più per inseguire il quinto posto e anche per sognare il quarto. I biancocelesti dovranno però fare i conti con diverse assenze molto pesanti. Da quelle note degli infortunati Acerbi e Lazzari, fino agli squalificati Luis Alberto e Lucas Leiva. Senza dimenticare quella di Ciro Immobile, che consegnerà la fascia ancora a Milinkovic. Non sarà facile, anche in base a quanto visto tra andata e Coppa Italia. Sarri si affiderà alle scelte forzate, con un occhio ai tre diffidati -Luiz Felipe, Marusic e Pedro - in vista della gara con il Napoli.

In porta Strakosha, in difesa l’unico dubbio è tra Radu e Hysaj, per il resto confermati Patric, Luiz Felipe e Marusic. Centrocampo composto da Milinkovic, Cataldi e Basic mentre in attacco si rivedrà il tridente europeo con Pedro, Felipe Anderson e Zaccagni. Aggregati alla prima squadra dalla Primavera, che oggi ha portato a casa i tre punti contro la Ternana, il portiere Furlanetto e Floriani, a incrementare la batteria dei terzini. Con loro, in panchina siederanno Reina, uno tra Radu e Hysaj, Kamenovic, André Anderson, Akpa-Akpro, Romero, Raul Moro e Cabral. Panchina cortissima, complici le cinque assenze, che non aiuterà dopo le fatiche di un mese in cui si è giocato sempre. Ma quella di domani, per la Lazio, è a tutti gli effetti un’occasione da non perdere: il momento perfetto per confermare il salto di qualità tanto invocato.