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Lazio, due strade dopo la Salernitana. E’ il momento di essere gruppo

Pedro
Una sconfitta arrivata come un fulmine a ciel sereno. All'Olimpico tutto ciò che poteva andare storto lo è andato. Ora due strade da seguire

redazionecittaceleste

Al triplice fischio di Manganiello, forse l'unico corretto della sua serata, allo Stadio Olimpico è notte fonda. Tutto ciò che poteva andare storto lo è andato: la sconfitta direttamente collegata con l'interruzione di un Provedel apparso per la prima volta stanco. Su tutto domina ovviamente la beffa della pesante ammonizione ai danni di Milinkovic-Savic, diffidato e ora costretto a guardare il derby dalla Tribuna. Il giallo di Milinkovic non deve essere comunque l'alibi alla brutta prestazione offerta dalla Lazio contro la Salernitana. "Abbiamo reagito non da squadra, ma come 11 individui nervosi" ha detto Sarri in una nervosa conferenza stampa post partita. Le parole del tecnico risuonano ancora tra i muri di un silenzioso Stadio Olimpico e devono fare da spunto per numerose riflessioni.

Vecino

Quella squadra che fino a questo momento in campionato era stato un organico compatto anche nell'unica altra sconfitta stagionale, si separa e crolla singolarmente. Ora la strade da seguire potranno essere necessariamente due: si potrebbe accusare eccessivamente ora l'idea di disgregarsi alla prima vera difficoltà. La seconda, quella che deve essere obbligatoriamente percorsa, essere ancora più gruppo e compattarsi per rialzare la testa. Il momento più difficile nella settimana più delicata: una settimana da Lazio. Ci sono sei punti in palio nei prossimi sette giorni, moralmente e concretamente i più importanti in gioco in questa prima parte di stagione e da Lazio andranno affrontati.