Cittaceleste.it
I migliori video scelti dal nostro canale

news

Lazio, occasione e lusso: torna l’Europa League (ed i suoi tormenti)

Sarri in Europa League

Torna l'Europa League e porta con sé i suoi tormenti: puntarci o rinunciarci? Sarri ha forte questo dubbio dentro sé

redazionecittaceleste

Scegliete voi se vestire Sarri come un Catullo della Roma ciceroniana, o come uno Shakspeare con la gorgiera al posto della tuta. Se fa ridere, immaginare il mister acconciato in quel modo, sicuramente non risulta forzato immaginarlo con dei patemi d'animo prossimi a quelli che hanno caratterizzato la speculazione teatrale del poeta di Stratford: essere o non essere? Amare o odiare? per tornare a Catullo. Qualcosa del genere alberga nella mente di Sarri, e si ripropone con fastidiosa insistenza alla visione di quel color arancio Europa League. Torna la competizione europea e, dopo il ko della Juventus, sembra portare ancor più tormenti del solito.

Ad ammetterlo è proprio Maurizio Sarri: "Non lo so più se la gara contro la Lokomotiv sia da vincere a tutti i costi - ha detto il mister nel post partita di sabato pomeriggio - così non si riesce a giocare con questi orari e questi calendari. È una situazione quella di Mosca che per la nostra rosa rimane difficile".  Con la solita onestà intellettuale che lo contraddistingue, e quella genuinità che lo mette nelle condizioni di dire le cose come stanno senza optare per formule standard e frasi fatte, il mister ha praticamente sollevato dubbi sulla convenienza - o non - di andare avanti in Europa.

Occasione o lusso?

Allora la domanda è: l'Europa League è un'occasione o un lusso? Sarri ha già vinto l'EL alla guida del Chelsea, sono molti i tifosi che sognano un bis con la tuta biancoceleste addosso, l'immagine è suggestiva, ma forse poco applicabile. La rosa, va detto, non può sostenere certi ritmi. Mancano alternative. L'allenatore lo sa, e si chiede come andare avanti. I colloqui con Lotito stanno evidenziando questi aspetti: servono innesti per allungare la rosa, ma migliorarla già a gennaio sarà dura.

Ecco, allora, che l'EL può divenire un lusso. Una vetrina troppo bella per essere sostenibile. Ma questo non vuol dire, e non può voler dire, di organizzare una dolosa uscita dalla competizione. Il Sarri di Napoli non ha mai avuto dubbi: ogni coppa è stata messa in disparte per fare all in in campionato. Ma quel Napoli lottava per il titolo, questa Lazio - forse - per un posto in Champions. Questa squadra, cantiere aperto com'è ora, non può concedersi lo sfizio della scelta. Bisogna puntare su tutto, come si può, e vedere da dove cascheranno i frutti più dolci. Sarà un lavoraccio, e Sarri dovrà gestirlo. Non senza patemi d'animo, non senza chiedersi se l'Europa League sia odi o t'amo, essere o non essere.