Lazio, adesso Isaksen è una freccia in più per l’arco di Baroni

Le ultime giornate di campionato hanno permesso alla Lazio di Baroni di riscoprire o quantomeno ritrovare giocatori che fino a poco tempo fa si sono dimostrati incapaci di prendere per mano la squadra in fase offensiva: uno di questi è sicuramente Gustav Isaksen.

Il danese, infatti, ha dato prova nelle recenti gare contro Cagliari, Monza e Napoli di essersi ritrovato, dando ai tifosi biancocelesti la piena e concreta sensazione di essere in fiducia, di sentirsi più convinto delle proprie giocate messe in mostra nel rettangolo verde da gioco. Proprio contro gli azzurri di Conte lo scorso sabato è stata l'occasione giusta per vedere Isaksen all'opera nella sua miglior forma: gol stupendo da fuori area, una costante spina nel fianco della difesa partenopea con dribbling, occasioni create e ammonizioni procurate ai danni della formazione di Conte.

Le recenti prestazioni del danese hanno dunque messo a tacere i rumors di mercato che si sono alimentati durante il mese di gennaio. La Lazio, in effetti, a fronte delle non brillantissime prestazioni messe in campo dal giocatore nella prima parte di stagione, lo avrebbe fatto partire soltanto di fronte a un'offerta di almeno quindici milioni sul tavolo, magari attraverso un prestito con l'obbligo di riscatto per sfruttare i vantaggi del Decreto Crescita. In questo senso, l'interesse per il classe 2001 era stato manifestato da due squadre della Premier League, con Bologna e Celtic mostravano pressing per acquistarlo in prestito, mentre l'Olympiacos aveva proposto anche un diritto di riscatto.

La resurrezione mostrata da Isaksen nelle ultime gare, con il terzo centro messo in stagione contro i partenopei, porta dunque Baroni ad avere ancor più fiducia nell'ex Midtjylland, segno evidente di come il tecnico toscano voglia tirare fuori il meglio da tutti, anche da chi ha avuto qualche problema ad arrivare nella capitale e a esprimersi al meglio. Adesso la Lazio di Baroni ha un'altra freccia nel proprio arco: Isaksen non vuole più fermarsi.