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Lazio, Milinkovic prepara la festa e cerca lo sgambetto ai rossoneri

Milinkovic

Il Sergente biancoceleste è pronto a tagliare un traguardo importante, magari condito dal primo goal in carriera alla squadra di Pioli

redazionecittaceleste

Da giovane promessa a giocatore totale e da ultimo arrivato a senatore. È iniziata la settima stagione con la maglia della Lazio per Sergej Milinkovic-Savic, arrivato a Formello non senza far rumore all’inizio dell’agosto 2015. Sei anni ormai in archivio in cui il Sergente biancoceleste ha scalato ogni gerarchia, fino a diventare vice capitano e uno dei giocatori da più tempo in rosa. Con più anzianità di lui, infatti, ci sono solo Radu, Cataldi, Strakosha e, per questione di giorni, Patric. Sei anni di soddisfazioni e di dichiarazioni di amore ma, soprattutto, sei anni che hanno portato il serbo alle soglie di un traguardo importante.

 Milinkovic

Tempo di festa

Quella contro i rossoneri di domenica pomeriggio sarà infattiper Milinkovic lapartita numero 250 con la maglia della Lazio. Ventiquattresimo posto nella classifica all-time e un’intera stagione per portarsi a un passo dalla top ten, occupata da Mauri con 303 presenze. Numeri da leader, che in Serie A arrivano a un passo dalle 200 presenze: saranno 197 domenica. E il Sergente non vede l’ora di tornare in campo, come ha dimostrato già ieri. In archivio le due partite con la nazionale, condite da un goal e un assist, e subito a sudare a Formello. Non si è allenato con il resto della squadra per recuperare dalle fatiche della settimana, ma ha lavorato sulla cyclette in attesa delle ultime sedute prima del match con i rossoneri. Con un altro obiettivo in mente.

Timbrare il cartellino

Delle diciannove squadre attualmente in Serie A contro la Lazio, come ricorda il Corriere dello Sport, sono solo quattro quelle a cui Milinkovic non ha segnato. Ci sono due neopromosse su tre: manca infatti l’Empoli, incontrato in totale i sei occasioni ma colpito solo all’esordio stagionale. Mai incontrate invece, e quindi mai colpite, Salernitana e Venezia, così come mai colpita l’Udinese - in undici precedenti - e proprio il Milan, affrontato quindici volte. Rossoneri che però sono allo stesso tempo la seconda squadra più sfidata dal serbo, che punta quindi a colpire per migliorare le sue statistiche. Compresa quella dei goal con la Lazio, ora ferma a quota quarantotto e a un passo dalle cinquanta marcature.