In casa Lazio è giunto il momento di trovare un sostituto a Simone Inzaghi. L'allenatore nato a Piacenza ma diventato romano d'adozione, avrebbe deciso di lasciare il club biancoceleste per dirigersi a Milano. I nerazzurri, orfani di Antonio Conte, vorrebbero puntare sull'ex centravanti capitolino per continuare il lavoro fatto finora. Tra i meneghini c'è uno scudetto da difendere e una Supercoppa italiana da giocare tra pochi mesi. Il quasi ex allenatore biancoceleste dovrà essere bravi a farsi trovare pronto. Della sua scelta ha parlato anche l'ex difensore campione d'Italia nel 2974, Giancarlo Oddi. Ecco il suo pensiero per Radiosei:
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Lazio, Oddi: “Difficile trovare un sostituto adeguato per la panchina”
Per l'ex Lazio, Giancarlo Oddi, una scelta sbagliata per la panchina può compromettere la prossima stagione
Sulla scelta
"Mi ha sorpreso tantissimo la scelta di Inzaghi, fino a ieri mattina era tutto a posto. Non mi sarei aspettato un fulmine a ciel sereno come questo. Tuttavia, lasciarsi è una cosa che succede in tutte le famiglie. Ma qui è capitato nella maniera peggiore. Fatto sta che non me la voglio prendere con nessuno. Mi fa solo strano che il tecnico abbia voltato faccia da un momento all'altro, sarò una persona d'altri tempi ma a me sembra una cosa particolarmente difficile da pensare. Chiaramente il successore dovrà essere qualcuno all'altezza del compito che gli verrà dato. Di nomi ne sono usciti tanti, ma credo che non ci sia grande preparazione. Con una separazione diversa da questa, la società si sarebbe potuta attrezzare meglio. Chiunque verrà dopo Inzaghi dovrà capire bene quali sono le reali intenzioni della società. Non sarà facile trovare un sostituto adeguato. In questo momento le responsabilità ricadono solo su Lotito e su Tare".
Sul futuro
"I giocatori devono fare i professionisti e su questo non ci piove. Ciononostante, mi aspetto che molti dei tesserati biancocelesti siano rimasti delusi da quel che è successo. Per questo dico che, chiunque verrà dopo, dovrà soprattutto essere bravo a ricucire eventuali strappi. Prima i giocatori non si permettevano di parlare così tanto. Una volta c'era solo la classica intervista invece ora non è più così. La prossima stagione rischia di essere particolarmente delicata".
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