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Lazio-Parma, Benarrivo: “La storia insegna che nulla è scontato”

Insieme a Jean-Daniel Akpa Akpro, i microfoni della Lazio hanno recuperato anche il pensiero di un ex calciatore della sponda parmense. Il match program biancoceleste, nel corso della vigilia, ha riportato il pensiero di Antonio Benarrivo, ex...

redazionecittaceleste

Insieme a Jean-Daniel Akpa Akpro, i microfoni della Lazio hanno recuperato anche il pensiero di un ex calciatore della sponda parmense. Il match program biancoceleste, nel corso della vigilia, ha riportato il pensiero di Antonio Benarrivo, ex capitano del Parma ed esterno a tutta fascia della Nazionale che si adatterebbe alla grande persino nel calcio di oggi. L'ex gialloblù crede che sarà davvero difficile, per la sua vecchia squadra, riuscire a fare risultato. La stagione dei ducali è ormai compromessa e a fine campionato retrocederanno, mentre quella dei capitolini li vede ancora in corsa per un posto in Champions League. Traguardo difficile ma non impossibile. Questo è il pensiero che Benarrivo, a distanza di poche ore dal turno infrasettimanale, ha rilasciato per i canali ufficiali della Lazio:

La partita

"Nulla è scontato nel calcio, la storia d'altronde insegna. La Lazio ha obiettivi importanti da raggiungere, come la qualificazione alla prossima Champions League. Il Parma invece è già retrocesso e non ha nulla da perdere, quindi servirà la massima concentrazione per vincere. I gialloblù hanno pagato l'esclusione di D'Aversa nei programmi iniziali, visto che squadra e allenatore erano amalgamati alla perfezione dopo l'ultima bella stagione. Purtroppo entrando a campionato in corso, si rischia di sbagliare doppiamente".

I difensori

"In Serie A, e più in generale ad alti livelli, esiste la meritocrazia: Acerbi anche quest'anno ha dimostrato continuità e qualità, Bruno Alves invece, dopo l'esclusione, avrebbe dovuto reagire e riconquistarsi un posto. Non hai alternative se vuoi giocare". 

Il suo ricordo

"La sfida con la Lazio che mi è rimasta più impressa? Era il 26 settembre 1999, Parma - Lazio 1-2. Uscii dopo 28 minuti  per uno scontro aereo con Salas. Mi risvegliai in ambulanza , ma poteva andarmi molto peggio. Era un altro calcio, oggi di terzini che fanno le tre fasi, come facevo io, ce ne sono pochi".