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Lazio, la rivoluzione di Sarri è nella testa ma che paradosso per Inzaghi

Ciro Immobile

I biancocelesti hanno già segnato più reti di testa in mezza stagione che nelle ultime due ma il cambio di marcia colpisce anche il piacentino

redazionecittaceleste

Metà campionato è ormai alle spalle e la Serie A è pronta a ripartire. La Lazio scenderà in campo giovedì prossimo, 6 gennaio, alle 14:30 in casa contro l’Empoli. Ma, in attesa del fischio di inizio e del ritorno del calcio giocato, c’è un dettaglio che è difficile trascurare. Se è vero che la rivoluzione targata Sarri stenta ancora a decollare, lo è anche che alcune prove del cambiamento sono già evidenti. Tra queste, una statistica relativa ai goal messi a segno dalla squadra di mister Sarri. E nello specifico quella dei goal segnati di testa in queste prime 19 gare di campionato. La Lazio è infatti al secondo posto in questa speciale classifica, alle spalle - paradossalmente - soltanto dei nerazzurri di Inzaghi.

Sarri

Sono infatti otto le reti messe a segno di testa dai biancocelesti: esattamente il 20,5% dei 39 goal realizzati dai ragazzi di Sarri in Serie A quest’anno. Distante la squadra campione d’Italia, già a quota 12 reti su 49, per una media vicina a un goal ogni quattro realizzato di testa. Il cambiamento portato da Sarri è evidente, se si considera che nelle ultime due annate con Inzaghi sulla panchina della Lazio erano arrivate sette reti la scorsa stagione in tutto il campionato e appena tre l’anno precedente. Dato che però risulta ancor più paradossale se si pensa che oggi a guidare la classifica è proprio Inzaghi, che sembra aver cambiato rotta rispetto alle stagioni a Roma.

Ciò che non è cambiato, in casa Lazio, sono invece i nomi degli specialisti del colpo di testa. Due stagioni fa fu Ciro Immobile a realizzare due delle tre reti, con l’altra messa a segno da Luiz Felipe. Lo scorso anno ancora il capitano a quota tre, così come Milinkovic, con Luis Alberto autore dell’altra rete. Quest’anno, infine, sono già tre le reti di testa per Ciro e Sergej, più due per Acerbi.