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L’Olimpico cambia nome? Gravina: “Ci piacerebbe intitolarlo a…”

Stadio Olimpico

Lo stadio di Roma e Lazio potrebbe cambiare nome. Alla Federcalcio non gli dispiacerebbe intitolarlo ad un ex campione del mondo

redazionecittaceleste

Lo Stadio Olimpico di Roma ultimamente è finito al centro di alcune polemiche. Ancora una volta per via dei troppi impegni che l'impianto è chiamato ad ospitare: dalla Nazionale al rugby passando per la Serie A ogni domenica. Anche per questo Lazio e Roma, che sono le due squadre che giocano le loro partite casalinghe lì, hanno a più riprese pensato di cambiare casa. Magari prendendo in gestione o dando vista ad una struttura che diventerebbe poi di loro proprietà. L'ultima pensata in casa biancoceleste è stata il ritorno al Flaminio. Qualcosa di tanto romantico quanto difficile da credere realtà. Tuttavia, ancora non si era palesata l'ipotesi che l'Olimpico potesse cambiare nome. Ma ora, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha anche svelato questa intenzione da parte degli organi competenti.

Stadio Olimpico

Modifiche in vista

Appena pochi mesi fa in Italia ci aveva pensato il San Paolo di Napoli a cambiare nome. Dopo la scomparsa del Pipe de Oro lo stadio di casa dei partenopei è diventato il Diego Armando Maradona. Ora, insieme a lui, anche nella Capitale qualcosa potrebbe muoversi. Stando al numero uno della Federcalcio, il prossimo a ricevere un omaggio del genere potrebbe essere Paolo Rossi. Compianto attaccante e campione con la maglia dell'Italia.

Parola della FIGC

In occasione del mezzobusto realizzato e installato a Prato in ricordo dell'ex centravanti, Gravina si è così espresso ai microfoni dei cronisti presenti: "Quello che abbiamo avviato nei confronti di Paolo è un percorso di riconoscenza e memoria storica. Abbiamo intitolato a lui la nostra sala del consiglio federale e mi piacerebbe dedicarli anche un importante impianto sportivo nella Capitale. Inoltre, ci piacerebbe anche intitolargli lo Stadio Olimpico di Roma. Noi abbiamo dato la nostra disponibilità, ma non è una scelta che dipende solo da noi. Non è facile, considerando la natura giuridica di chi gestisce l'impianto, ma sarebbe un grande gesto".