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Ex Lazio, Pandev: “Con mister Rossi volavo. Lotito? Brutta rottura”

Goran Pandev

In occasione di partecipare alla sfida del suo Genoa contro la Roma di Mourinho, Pandev è tornato a parlare del suo rapporto con la Lazio

redazionecittaceleste

La Serie A è pronta a riaprire il sipario dopo la sosta che ha visto protagoniste le nazionali. Tra i tanto attesi match della giornata di campionato numero tredici, oltre a Lazio-Juventus in programma alle 18:00 di oggi pomeriggio, ci sarà anche un interessante Genoa-Roma che vedrà l'esordio sulla panchina rossoblù dell'ex centravanti Andriy Schevchenko. Il tecnico ucraino è chiamato al raggiungimento della salvezza. In attesa del fischio d'inizio previsto per domenica sera alle 20:45, i microfoni del Corriere dello Sport hanno scambiato alcune parole con Goran Pandev. Ex attaccante della Lazio con un passato anche nei nerazzurri di José Mourinho. Allenatore che in vista della sfida del Marassi sarà suo avversario: "Schevchenko è un segnale importante mandato da una società ambiziosa. Non mi esprimo sulla scelta di mandare via Ballardini ma in questo inizio di stagione abbiamo sbagliato qualche gara di troppo. Andriy è un campione ci darà una scossa. Ha fatto bene come CT dell'Ucraina, soprattutto durante gli ultimi Europei. Meglio di così non potevamo sperare. Il mister mi ha chiesto di giocare come so e di dare una mano ai giovani. Peccato non aver avuto qualche anno in meno. Puntiamo alla salvezza".

Notizie Lazio: Goran Pandev

Sul periodo alla Lazio

"I cinque anni e mezzo passati alla Lazio sono stati i migliori della mia carriera. Non solo per i due goal segnati al derby. Con mister Rossi mi sembrava di volare. Mi dispiace per la brutta rottura con Lotito. Ciononostante, sarò sempre grato al club per quello che mi ha dato".

Sulla sfida con la Roma

"La Roma non è un'avversaria come le altre. I tifosi mi fischiano sempre, ma ormai lo fanno anche quelli della Lazio. Ho messo d'accordo le due tifoserie (ride, ndr). Mourinho mi ha cambiato le prospettive. Dopo la mia separazione con i biancocelesti mi chiamò subito per andare a giocare con i nerazzurri. Questo nonostante rimasi fermo per diversi mesi. Mi sembrava un sogno anche se poi è andata com'è andata".