QDL, Sonetti: “Lazio discontinua, così è difficile arrivare in Champions”

L'allenatore Nedo Sonetti ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi a "Quelli della Libertà", trasmissione in onda ogni pomeriggio su Radiosei su alcuni temi attuali del calcio italiano e in casa biancoceleste.

"La situazione dell'Italia è positiva, ieri non è stata una grande partita ma l'importante era vincere. Contro avversari che si chiudevano solo, con il pullman davanti l'area di rigore. Con le difese si vincono i campionati, senza fai più difficoltà. Bisogna non prendere gol, e così si possono sviluppare situazioni importanti anche in attacco. Non subendo si parte sempre in vantaggio. Due sere fa ho visto cose allucinanti dai difensori e da Donnarumma. Capello ha ragione quando dice che il nostro calcio si gioca in orizzontale. Non mi piace quando si torna indietro e si fanno troppi tocchi con il portiere, al centrale, poi agli esterni. Per andare dall'altra parte ci vuole un quarto d'ora, questo gioco non mi piace proprio. Bisogna andare a fare gol il prima possibile. Si chiudono gli spazi, si perde troppo tempo. Questa roba qua non fa per me. Forse noi saremmo sorpassati, siamo vecchi per capire ste cose, ma questo è il mio modo di vedere".

Nazionale, Immobile e Lazio

"Locatelli? Ieri ha fatto una giocata da un grandissimo calciatore, sebbene abbia qualche alto e basso di troppo. E' un centrocampista che serve alla squadra. All'Italia manca un grandissimo bomber, quel campione che lì davanti fa la differenza. Immobile? Sì, ha vinto la Scarpa d'Oro, ma non è ancora ai livelli di quei calciatori di caratura internazionale tipo come quelli della Germania. In difesa fanno paura, davanti meno. Jorginho è molto forte. Lazio tra le prime quattro? Come giocatori può arrivare tra le prime quattro, ma ha troppi alti e bassi. Quando gioca dietro le linee è tra le più forti del campionato, ma dopo si fanno partite in cui ci sono problemi di rendimento. Non c'è la costanza di risultati".