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Sarri: Champions obiettivo esagerato, la Lazio ripartirà da un progetto giovane

Maurizio Sarri in conferenza stampa

Il tecnico biancoceleste analizza i risultati della squadra: “L'Europa League ci sta tritando, ma una squadra forte supera le difficoltà“

redazionecittaceleste

Mister Sarri torna a parlare in conferenza prima del match di campionato. Il tecnico della Lazio sarà chiamato a confermare con i fatti i tanti complimenti che gli ha rivolto il presidente Lotito alla cena di Natale presso l'hotel St. Regis. Il Comandante direttamente dalla sala stampa di Formello alle 14:30 presenterà la sfida contro il Genoa, valida per la 18esima giornata di Serie A.

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Ha visto che la squadra ha recepito il messaggio?

"Questa squadra ha un buon livello di applicazione. Il nostro campionato dice che l'Europa League ci sta tritando. Noi abbiamo 11 partite con 21 punti senza contare l'Europa. Nelle 6 dopo l'Europa League invece abbiamo una media di 0,6 punti a partita. In questo momento non riusciamo a gestire le tante partite infrasettimanali. Questo è il nostro limite attuale, che è il limite della squadra normale rispetto alla squadra forte. Quest'ultima vince anche 1-0 non meritando, mentre noi arriviamo scarichi. La squadra però si allena sempre bene, ma questo limite non è da poco".

Sul rinnovo...

"L'obiettivo è di costruire una squadra giovane che sia destinata a crescere nel tempo facendo un percorso. Poi dove arriveremo non lo sa nessuno, ma nella nostra dimensione è la strada più percorribile".

Su Genoa e Venezia...

"Mi aspetto che giochiamo. Mi aspetto che la squadra arrivi pronta per giocare la partita. Dobbiamo toglierci i difetti che abbiamo dimostrato, perché la classifica è il risultati di questi ultimi. Mi aspetto due partite giocate con gran livello di determinazione".

C'è voglia di mettersi in mostra?

"Il problema di cui ho parlato prima è inconscio. Nessuno arriva alle partite completamente carico dopo il giovedì in Europa. Però la differenza tra grandi e piccole squadra è fare punti in situazioni difficili".

Sugli infortunati...

"Ieri ho visto abbastanza bene tutti e tre e hanno fatto un tratto di partita con noi. Zaccagni aveva solo un colpo, Luis è in fase di risoluzione, mentre Pedro ha avuto un affaticamento. Tre situazioni risolvibili".

Sulle presenze allo stadio...

"Questa è una conseguenza, se la squadra fa bene il pubblico c'è. Deve essere una diretta conseguenza di ciò che facciamo in campo".

Sugli obiettivi...

"Questa squadra ha fatto la Champions in un anno in cui non c'erano né Inter né Milan. Direi di non esagerare nel parlare di obiettivi. Nella testa dei calciatori ci deve essere solo di togliersi i difetti dimostrati".

Sul Porto e l'apprendimento dei calciatori...

"Sul Porto non saprei neanche che dirti. Il sorteggio mi sembra che ci abbia dato una squadra forte, anche se non era semplice trovare una squadra facile nell'Europa League di quest'anno e loro sono una delle più forti. I difensori possono avere qualche difficoltà in più. In questo momento abbiamo tre giocatoric he stanno facendo molto bene che sono Zaccagni, Pedro e Basic, e guarda caso non erano qui l'anno scorso. Evidentemente per chi arriva da fuori è più semplice assimilare certi concetti".

A livello di gioco cosa vorrebbe vedere?

"Il gioco è espressione dell'attivazione e determinazione, bisogna partire da quella base per ritrovare in campo le proprie cose. Non ho mai visto una squadra funzionare".

Da quanto non si sentiva così al centro di un progetto?

"Penso che l'esperiena di Napoli sia stata tipo questa. E' stata molto più veloce, ma il fulcro era l'allenatore, ed è quello che sta succedendo qui per questo ho detto che mi sto trovando bene e che vorrei rimanere".