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Le riflessioni di Sarri: l’allenatore valuta accorgimenti tattici

Maurizio Sarri

Sarri pensa a come cambiare la Lazio

redazionecittaceleste

Contro il Milan è andata peggio, molto peggio del previsto. C'era curiosità nell'ambiente di vedere all'opera la Lazio contro un avversario più ostico rispetto ad Empoli e Spezia, l'esito ha scoperchiato il vaso di Pandora di una verità finora ignorata: la strada è lunga, il lavoro da fare è molto, per il sarrismo serve tempo. Il problema principale della partita si rinviene nelle parole die protagonisti nel post partita. Sarri, Leiva e Milinkovic hanno detto in coro: non l'abbiamo giocata come era stata preparata. E gli fanno eco anche Luis Alberto ed Acerbi sui social. Maurizio l'aveva preparata per andare ad aggredire il Milan, i giocatori sono scesi in campo piuttosto attendisti. Quasi come se volessero giocare di rimessa, quasi come se nelle loro menti sia ben radicato il vecchio stile di gioco, quello di Inzaghi. E allora sì, serve tempo, tempo per scostarsi di dosso certi atteggiamenti e far spazio ad altri nuovi. Quelli di Sarri.

Accorgimenti tattici

Intanto l'allenatore pensa a come apportare degli accorgimenti tattici in vista dei prossimi impegni (giovedì il Galatasaray in Europa League e domenica il Cagliari per la quarta giornata di Serie A Tim). Secondo quanto riportato dall'edizione odierna del Corriere dello Sport, potrebbe essere a rischio la formula tutta qualità composta dai quattro tenori: 2 fantasistici affianco a Leiva - Luis Alberto e Milinkovic - 2 fanatsisti affianco ad Immobile - Felipe Anderson e Pedro -.

Ad Empoli, infatti, Sarri aveva scelto Akpa Akpro proprio per aggiungere muscoli e quantità alla formazione. Poi la sinfonia decantata contro lo Spezia ha dato il coraggio per l'all in di qualità. Ora tornano le riflessioni: serve maggiore equilibrio? L'impressione è che alla fine si deciderà di partita in partita. In tutto questo ci sono due giocatori pronti a complicare le scelte del tecnico, affamati e alla ricerca di spazio e titolarità: Toma Basci e Mattia Zaccagni. Due pedine che porteranno alla causa fisicità e centimetri, oltre che qualità.