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Serie A – Casini: “Indice di liquidità? Sono perplesso sulle tempistiche”

Serie A

Il Consiglio Federale ha deciso che l'indice di liquidità, criterio di ammissione alla Serie A dalla prossima stagione, è fissato a 0,5.

redazionecittaceleste

AGGIORNAMENTO 27/04 ORE 8:15 - Sono arrivate anche le parole di Lorenzo Casini, presidente della Lega di Serie A"Rimangono le perplessità, non per l’utilità dell’indicatore, ma per i tempi e i modi con cui è stato reintrodotto come requisito di ammissione. Siamo a fine aprile, l’iscrizione è a fine maggio, ma l’indice fotografa la situazione al 31 marzo. Avendo efficacia retroattiva obbliga eventuali squadre a immettere liquidità senza poter ricorrere al mercato e in un contesto ancora sotto gli effetti della pandemia. Perché proporre un indice a 0,7 in questa situazione? Non è mai stato così, infatti abbiamo proposto 0.4. La Serie A vuole un calcio sano, anche nel rispetto delle nuove norme Uefa, ma la tempistica e le modalità non ci hanno convinto. Per il futuro le squadre debbono sapere con largo anticipo le modalità di iscrizione".

Circa un mese fa il Consiglio Federale aveva approvato la proposta del Presidente della Federcalcio italiana Gabriele Gravina di stabilire che l'indice di liquidità diventasse il parametro per determinare, dalla prossima stagione, l'iscrizione dei club al campionato. Oggi, sempre il Consiglio Federale si è riunito ed è stata presa la decisione di fissare l'indice di liquidità a 0,5 per la Serie A con due correttivi che sono relativi al patrimonio e al rapporto costi-ricavi del lavoro allargato ed a 0,7 per la Serie B e la Lega Pro. Una decisone contro cui ha votato la Lega di Serie A, che chiedeva che l'indice di liquidità fosse fissato a 0,4. Si è astenuta, invece, la Lega B.

"Non è una questione di contrapposizione. Il mio unico obiettivo è l’evoluzione del calcio italiano. Non possiamo dire cambiamo il calcio e poi fare di tutto per conservare lo ‘status quo’. Non è una cosa accettabile. Bisogna spingere al massimo sull’acceleratore per un percorso di riforme. Questa è la mia posizione politica e quella della maggior parte dei consiglieri federali". Ha commentato così il presidente della FIGC Gravina.

Dal Consiglio è emerso anche un altro importante intervento. Dal primo luglio il calcio femminile diventerà professionistico. Gravina ha espresso il suo pensiero a riguardo: "Oggi è una giornata importante. Il Consiglio ha infatti completato le modifiche normative con riferimento al passaggio al professionismo per la Serie A femminile a partire dalla prossima stagione sportiva. Finalmente ci sono le norme che disciplinano l’attività e l’esercizio del professionismo del calcio femminile. Siamo la prima federazione in Italia ad attuare questo importante percorso".