Mercato Lazio, l’affare Coutinho: lo sforzo del Barcellona può non bastare

Negli ultimi giorni in casa Lazio è spuntato un nome tutto nuovo per il tridente offensivo di mister Maurizio Sarri. L'eventuale cessione di Joaquin Correa potrebbe aprire le porte a degli spiragli interessanti. Il nome rimasto più caldo durante tutto il periodo di compravendita è stato quello di Filip Kostic. L'esterno d'attacco in uscita dall'Eintratch Francoforte avrebbe dato la sua parola ai biancocelesti e si sarebbe messo in attesa della chiamata definitiva da parte della Lazio. Cosa che, ad una settimana dall'inizio del campionato, non è ancora successa. Complici alcuni problemi burocratici che complicherebbe ulteriormente il trasferimento. Il classe 1992 oltre ad attendere l'addio del Tucu, dovrebbe anche aspettare che i capitolini liberino uno slot per extracomunitari.

Il top nome

Per questo la dirigenza si è mossa per andare a caccia di eventuali sostituti. La suggestione più calda che ha preso piede nelle ultime ore è quella che vedrebbe Philippe Coutinho approdare a Formello. Il brasiliano nato nel 1992 è di proprietà del Barcellona e percepisce uno stipendio largamente fuori misura: 10 milioni di euro. Tuttavia, pur di cedere il suo cartellino, inizialmente a titolo temporaneo, il Barça sarebbe disposto a continuare a pagare la bellezza della metà dell'ingaggio. L'altra metà, però, continua ad essere comunque fuori budget. Almeno per la Lazio che difficilmente arriverà a coprire i 5 milioni richiesti dai blaugrana.

Lo scenario

Il calciatore nonostante sia di nazionalità brasiliana ha il passaporto portoghese. Una caratteristica che gli permetterebbe l'inserimento in lista senza nessun problema. Il suo agente, poi, Kia Joorabchian, è in ottimi rapporti con il direttore sportivo Igli Tare e potrebbe lavorare ai finiti di trovare una sistemazione. L'agente iraniano, quando sapeva che l'anno scorso alla Lazio serviva un centrocampista di qualità, si era prodigato per offrire il cartellino di Andreas Pereira. Anche se l'ex verdeoro ha giocato poco, l'esperienza capitolina è stata per lui significativa.