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QDL – Panico: “Da laziale felice per Inzaghi: ha dimostrato attaccamento alla squadra”

L'ex centravanti della Lazio femminile, Patrizia Panico, ha detto la sua sulla squadra di Simone Inzaghi e sulla stagione

redazionecittaceleste

La puntata odierna di Quelli della Libertà, ha intervistato Patrizia Panico. L'ex centravanti della Laziofemminile ha detto la sua, ai microfoni di Stefano Benedetti e di Federico Terenzi su Cittaceleste TV e su Radiosei, sui biancocelesti e sul rinnovo, almeno apparentemente prossimo, di Simone Inzaghi e non solo:

Sull'Under 21

"Squadra coatta? Ci sono un sacco di romani. La squadra, poi, è dotata di grande temperamento. Costruzione dal basso? Non dobbiamo esasperare il tutto, ma bisogna insegnare ai giovani a sapersela cavare in tutte le situazioni. Se la Juventus è uscita dalla Champions per questo modo di giocare, è perché ne ha abusato. Se alla fine ci rimette l'allenatore, è perché contano di più i risultati a breve termine. Si tratta di qualche di più facile: è meglio mandar via una sola persona piuttosto che una rosa intera".

Sul rinnovo di Inzaghi

"Mi piace l'idea di vedere un allenatore che cresce in un determinato club, passando dalle giovanili alla prima squadra, fino a diventarne tecnico. Avere continuità nel calcio è un privilegio. Da laziale sono contento per mister Inzaghi. Ha dimostrato grande attaccamento alla maglia".

Sul ritorno dei tifosi

"Dovremo accettare le decisioni del governo. Noi, da tecnici, ci adeguiamo a quelle che saranno le decisioni. La speranza è quella di poter migliorare la situazione così da vedere, nuovamente, i tifosi allo stadio".

Sul futuro

"Sono appena uscita dal patentino UEFA Pro. Potrei allenare in Serie A. Il corso mi è piaciuto sotto più punti di vista: mi sento arricchita, sia al livello di esperienze personali che di tattica. Consiglierei di partecipare. Io ero l'unica donna dell'ultimo corso che ho frequentato. Calcio femminile? Per poter ambire ad essere competitivi a livello internazionale, bisogna abbattere certe barriera culturali. Il calcio femminile è in continua evoluzione. Anche il calcio maschile ha contribuito a tutto ciò. Mi auguro che i risultati del futuro siano incoraggianti. L'importante è non fare troppi paragoni con i campionati maschili".